Tutto sul collasso polmonare
PUBBLICATO IL 23 OTTOBRE 2024
Il collasso polmonare è la manifestazione della patologia chiamata pneumotorace. Consiste nella presenza di aria nello spazio pleurico che è uno spazio virtuale tra le 2 pleure, quella che riveste la parete toracica e quella che riveste il polmone.
È una patologia che interessa tutta la popolazione in maniera trasversale, pur avendo delle cause diverse per ogni fascia di età. Ma come riconoscerlo e trattarlo tempestivamente?
Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Paola Ciriaco, chirurgo toracico e responsabile dell'Unità Funzionale di Chirurgia Pediatrica Toracica presso l’Unità Operativa di Chirurgia Toracica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
Cos'è il collasso polmonare
“Il collasso polmonare si verifica quando la pressione all’interno del cavo pleurico, fisiologicamente negativa, diventa positiva per l'ingresso di aria tra le 2 pleure. Il polmone, quindi, si sgonfia non occupando più l’intera cavità toracica” spiega la dott.ssa Ciriaco.
Il collasso polmonare riguarda, nella gran parte dei casi, un solo polmone alla volta, ma, in rari casi, può presentarsi contemporaneamente in entrambi i polmoni.
Il collasso polmonare può essere espressione di uno pneumotorace spontaneo che può essere di 2 tipi:
- primitivo;
- secondario.
Nel caso di pneumotorace spontaneo primitivo non esistono specifiche patologie polmonari sottostanti che lo provocano. L’ingresso di aria, nella maggior parte di questi casi, è determinato dalla rottura spontanea di piccole bolle congenite, generalmente localizzate agli apici polmonari.
Lo pneumotorace spontaneo secondario è causato, invece, da una malattia polmonare sottostante.
Inoltre, lo pneumotorace può essere la conseguenza di un insulto diretto ai danni del torace e, in questo caso, viene appunto definito traumatico.
Cause e fattori di rischio del collasso polmonare
Il collasso polmonare nello pneumotorace spontaneo primitivo si verifica generalmente nella fascia di età tra i 10 e i 25 anni, nei soggetti slanciati e molto magri. La sua frequenza è maggiore nell’età adolescenziale, con un’incidenza annuale negli uomini doppia rispetto alle donne.
Il collasso polmonare nello pneumotorace spontaneo secondario si verifica in età adulta e le malattie polmonari sottostanti che ne determinano la comparsa includono:
- bronchite cronica ostruttiva;
- enfisema polmonare;
- malattie infettive;
- malattie dell’interstizio polmonare;
- tumore del polmone;
- tumore della pleura.
Le cause del collasso polmonare nello pneumotorace catameniale
“Un capitolo a parte merita il collasso polmonare nello pneumotorace secondario che si verifica nelle donne fertili, dalle 24 ore precedenti alle 72 successive del ciclo mestruale - continua -.
Questa tipologia di pneumotorace è chiamato catameniale ed è generalmente correlato all’endometriosi (malattia ginecologica caratterizzata dalla presenza di tessuto uterino al di fuori della sede naturale)”.
Come si manifesta
I sintomi più comuni dello pneumotorace sono:
- dolore toracico;
- tosse stizzosa;
- difficoltà respiratoria di vario grado.
Meno comuni sono il versamento pleurico e l’emotorace, cioè la presenza di liquido o sangue nel cavo pleurico. In alcuni casi, lo pneumotorace può essere iperteso con dislocamento degli organi del mediastino e conseguente grave distress cardio-respiratorio.
I sintomi variano in base all’età e alle condizioni del soggetto.
Come si diagnostica
Per una corretta diagnosi di pneumotorace è possibile ricorrere a 2 esami strumentali:
- radiografia del torace;
- TC del torace.
Nel caso di collasso polmonare nello pneumotorace catameniale è utile anche:
- una risonanza magnetica dell’addome;
- un consulto ginecologico.
Cure efficaci
“Se il collasso polmonare, alla radiografia del torace, è inferiore al 20%, il paziente è in buone condizioni generali e con pochi sintomi, il problema può risolversi spontaneamente e il paziente viene unicamente tenuto in osservazione - approfondisce l’esperta -.
Se il collasso polmonare è maggiore del 20% si posiziona un tubo di drenaggio toracico che permette la fuoriuscita dell’aria e la conseguente riespansione polmonare.
Nel primo episodio di collasso polmonare nello pneumotorace spontaneo primitivo, c’è indicazione al trattamento chirurgico se:
- vi sono continue perdite aeree dal drenaggio toracico (per più di 48-72 ore);
- il collasso è bilaterale;
- il paziente fa un lavoro che richiede variazioni degli equilibri pressori importanti (come per i piloti d’aereo o i sub).
Secondo le attuali linee guida, l’intervento chirurgico al primo episodio è giustificato anche da esigenze strettamente personali del paziente”.
Nel collasso polmonare catameniale, l’intervento chirurgico è indicato al primo episodio. In questo caso, a volte, è utile effettuare anche una procedura diagnostica addominale (laparoscopia) in collaborazione con i ginecologi.
Dal secondo episodio di collasso polmonare in poi (anche se controlaterale al primo episodio) sussiste sempre indicazione chirurgica.
L’intervento chirurgico
Il trattamento chirurgico consiste generalmente nella resezione delle bolle polmonari e in una procedura di pleurodesi al fine di ottenere la coesione tra le 2 pleure.
Nel collasso polmonare catameniale è molto frequente il riscontro di fenestrazioni del diaframma che vanno riparate e/o la presenza di tessuto di endometriosi all’interno del torace che va rimosso.
L’intervento si esegue con tecnica mininvasiva, con 3 incisioni chirurgiche di circa 2 cm, mediante videotoracoscopia.
“La degenza ospedaliera media è di 3-5 giorni - conclude Ciriaco -. Il tempo di recupero completo post-intervento chirurgico è di circa 30 giorni”.