Infortuni da sport invernali: i consigli dell’ortopedico

PUBBLICATO IL 17 GENNAIO 2023

Un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato come nel 2018 sono state 30.000 le persone che hanno subito incidenti o infortuni durante la pratica di sport invernali: sci, snowboard, pattinaggio, ma anche semplici passeggiate sulla neve possono nascondere insidie con danni traumatici conseguenti, soprattutto a danno degli arti. Per questo, è importante avere un’adeguata preparazione fisica, conoscere lo sport che si pratica, cominciare per gradi e prestare attenzione alle condizioni climatiche.

Il dott. Patrizio Caldora, primario della Unità Clinica di Ortopedia Robotica Protesica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele fornisce alcuni consigli pratici per fare sport in inverno correndo i minori rischi possibili.

 

Quali sono gli sport invernali a maggiore rischio di infortunio

In generale, gli sport a maggiore rischio di infortunio sono lo sci alpino e lo snowboard, ma anche lo slittino, il pattinaggio sul ghiaccio, lo sci di fondo. Talvolta però, anche la semplice passeggiata sulla neve, se non effettuata con le dovute accortezze, può nascondere delle insidie con danni traumatici conseguenti. 

È importante sottolineare che gli infortuni da sport invernali amatoriali dipendono da più fattori, tra cui il più importante è la condizione fisica della persona. Esistono poi fattori di rischio ambientali come condizioni climatiche, di visibilità, il sovraffollamento e qualità del manto nevoso, che condizionano la pratica sportiva rendendola più o meno sicura.

 

Quali sono gli infortuni più frequenti

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, chi pratica sci alpino è più soggetto a lesioni degli arti inferiori (oltre il 50% dei casi) ed in particolar modo del ginocchio, mentre sono più rare quelle agli arti superiori. Le lesioni del ginocchio più frequenti sono: 

  • quelle del legamento crociato anteriore; 
  • lesioni meniscali e loro associazione; 
  • fratture del piatto tibiale. 

Chi pratica snowboard invece è più soggetto a lesioni degli arti superiori ed in particolar modo la lussazione di spalla e la frattura del polso, mentre gli arti inferiori sono interessati in un numero inferiore di casi. 

Il massiccio cranio-facciale risulta coinvolto in poco più del 10% dei casi, ma si tratta di infortuni tra i più pericolosi per la vita, per questo si raccomanda sempre l’uso del casco in tutte le circostanze ed a tutte le età. 

 

Quali sono le cause principali degli incidenti sportivi in inverno 

Il 10% degli incidenti è causato da scontri tra sciatori. 

Per chi pratica lo sci di fondo, sport di resistenza con bassa percentuale di traumi acuti, la causa principale è il sovraccarico di ginocchia e caviglie che diventano suscettibili di tendinopatie acute o croniche. 

Il Sistema Nazionale di Sorveglianza sugli Incidenti in Montagna (SIMON), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, ha rilevato che una delle cause degli incidenti che accadono sulle piste da sci è la stanchezza. I traumi più frequenti tra gli sciatori, specie quelli che riguardano il ginocchio, infatti, accadono con maggior frequenza alla fine di una giornata passata sulle piste o alla fine della vacanza. 

Molta attenzione va prestata anche alla carenza di neve, condizione in cui praticare sport come sci e snowboard diventa ancora più pericoloso. Se in scarse quantità, infatti, il manto nevoso tende a sciogliersi nelle ore più calde per poi ghiacciare di notte, creando delle lastre di ghiaccio che facilitano le cadute rovinose con traumi conseguenti.

 

Le regole base per prevenire gli infortuni

Tra le regole base per prevenire gli infortuni troviamo:

  1. prendersi qualche ora di riposo quando si avverte stanchezza fisica e mentale, per lasciare che muscoli e legamenti si riprendano dallo stress; 
  2. effettuare adeguata preparazione muscolare presciistica: chi non pratica sport con regolarità tutto l’anno non è allenato allo sforzo acuto e prolungato che richiede la pratica continuativa di questi sport. Sciare in maniera continua ed intensa durante la settimana bianca richiede una performance fisica e muscolare degli arti inferiori che la maggior parte degli sciatori non ha; 
  3. conoscere lo sport che si patica e le sue caratteristiche, in modo da farsi trovare pronti nel caso in cui ci si trovi di fronte a imprevisti;
  4. non trascurare alimentazione ed una buona idratazione prima, dopo e durante l’allenamento e lo sforzo.

L’importanza della preparazione muscolare e dello stretching

L’attività fisica contribuisce a rinforzare muscoli e ossa, aiutando a sopportare lo stress fisico e le sollecitazioni di ore sugli sci, sullo snowboard o sui pattini, ma deve essere affiancata al potenziamento muscolare per dare stabilità dinamica ed attiva alle articolazioni

I muscoli principali da rinforzare per le attività sportive invernali sono: 

  • quadricipite; 
  • muscoli addominali; 
  • muscoli delle spalle. 

Nello specifico, il rinforzo propriocettivo è quello più importante perché consente di attivare i recettori periferici stereotassici del senso della posizione, i quali consentono al nostro sistema nervoso centrale di avere sotto controllo le strutture più periferiche, in particolare i piedi e le caviglie, molto importanti negli sport invernali, attivando la coordinazione dinamica tra i muscoli agonisti ed antagonisti

Lo stretching, invece, è un allungamento delle strutture muscolo-tendinee e delle strutture capsulo-legamentose che consente di avere maggiore elasticità per essere pronti ad ogni evenienza di impatto o perdita di equilibrio, che dovrebbe essere praticato sia prima dell’attività sportiva che alla fine della stessa. 

 

Riprendere l’attività fisica dopo un infortunio: come?

Riprendere l’attività fisico-sportiva dopo un infortunio con conseguente periodo di inattività non è facile: quando si tratta di ricominciare, i problemi da affrontare, sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista psicologico, non sono pochi. 

Questo è particolarmente vero per gli sport invernali che sono caratterizzati da un alto numero di variabili, come equipaggiamento, scarsa visibilità, piste affollate, temperature rigide, condizioni della neve, cattiva o instabile situazione meteo che possono creare stati di ansia e di apprensione, soprattutto dopo un incidente accaduto. 

Per pianificare la ripresa di tali sport dopo un infortunio, a maggior ragione dopo un necessario intervento chirurgico, è fondamentale rivolgersi a specialisti del settore

  • traumatologi; 
  • fisioterapisti; 
  • preparatori atletici; 
  • posturologi. 

Saranno loro a fare una attenta valutazione della guarigione, della forza muscolare, della mobilità articolare, e del recupero propriocettivo. La guarigione anatomica ed un buon recupero funzionale ridurranno al minimo il rischio di ricadute nella ripresa degli sport invernali.

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