In cosa consiste il Papilloma Virus e come si può curare
PUBBLICATO IL 19 LUGLIO 2021
*(pagina aggiornata il 28 agosto 2023)
L’infezione da HPV potrebbe causare il tumore della cervice uterina. L’esperto spiega come curarla ma soprattutto come prevenirla con il vaccino.
L’HPV (Human Papilloma Virus) non è un unico virus, ma è una grande famiglia costituita da circa 200 ceppi diversi di virus che infettano l’uomo.
L’infezione da HPV è molto comune e colpisce sia maschi, sia femmine. Scopriamo di più su questa patologia e sulle tecniche di prevenzione grazie al nostro esperto: il professor Massimo Origoni, Coordinatore di Area di Attività Clinica Didattica e Formazione del Dipartimento Materno Infantile e responsabile del Centro Diagnostico Oncologico Ginecologico dell’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, diretta dal professor Massimo Candiani.
Che cos’è il Papilloma Virus
L’infezione da HPV è la più comune infezione sessualmente trasmessa nei paesi sviluppati e, ad oggi, è l’unica infezione riconosciuta come causa necessaria per l’insorgenza del tumore della cervice uterina.
L’HPV inoltre è coinvolto nella patogenesi di altri tumori:
- genitali (sia maschili sia femminili);
- extragenitali (cavo orale, faringe e laringe).
“È bene sottolineare però che, benché l’HPV sia correlato all’insorgenza di queste neoplasie, soltanto in pochi casi (circa l’1%) l’infezione può progredire verso lo stadio tumorale. Tuttavia, l’attenzione per questa patologia, da parte di medici e pazienti, deve comunque rimanere alta” afferma il Professore.
I sintomi
Nella maggior parte dei casi, l’infezione da HPV è transitoria e asintomatica; è possibile però che, in alcuni casi e in relazione allo specifico tipo di HPV, compaiano:
- lesioni benigne della cute e delle mucose (es. verruche su genitali, viso, mani e piedi);
- condilomi (escrescenze) o papillomi a livello delle mucose genitali e orali.
Ciò può dare luogo a:
- prurito;
- dolore lieve;
- senso di fastidio.
Bisogna fare attenzione a questi sintomi e considerare che la trasmissione e il contagio avviene per contatto.
La cura
In base alla sede e all’estensione delle lesioni nel singolo paziente, si può utilizzare:
- l’approccio farmacologico topico, grazie all’utilizzo di specifici preparati in crema, che agiscono sia distruggendo fisicamente la lesione, che attivando il sistema immunitario locale;
- l'approccio chirurgico, per la rimozione fisica delle escrescenze.
L’intervento chirurgico
“Le metodiche di rimozione chirurgica, in senso ampio - spiega il ginecologo - contemplano differenti tecniche:
- elettrofolgorazione;
- crioterapia;
- CO2 laser”.
La prevenzione
Benché lo screening del tumore della cervice uterina attraverso l’esecuzione del Pap-test e del test per l’identificazione del DNA virale (HPV-DNA test) siano fondamentali ed efficaci per la diagnosi precoce, la vaccinazione è l’unica strategia risolutiva per prevenire il contagio con l’HPV e di conseguenza l’insorgenza delle lesioni di cui è responsabile, siano esse benigne come i condilomi, o lesioni potenzialmente tumorali, sia genitali che in altre sedi anatomiche.
“È dimostrato, infatti, che una diffusione capillare e adeguata della copertura vaccinale, intorno al 90% della popolazione target, è in grado di eliminare il tumore cervicale.
In Australia, ad esempio, dove la vaccinazione ha raggiunto questo livello di copertura nella popolazione generale, si prevede la scomparsa del tumore della cervice uterina entro il 2030, mentre già oggi i condilomi genitali sono pressoché scomparsi negli adolescenti maschi e femmine.
Inoltre, una adeguata adesione alla vaccinazione permetterà anche la scomparsa di tutti gli altri tumori correlati con l’HPV”, afferma Origoni.
Il vaccino contro l’HPV
Dal 2008 vi è stata l’approvazione dei vaccini per la prevenzione primaria dell’infezione da HPV e la loro introduzione in Italia nelle pratiche vaccinali correnti.
La vaccinazione è fortemente consigliata e gratuita fino ai 12 anni di età in entrambi i sessi, ma dati recenti evidenziano che il beneficio della vaccinazione si estende anche alle fasce d’età adulte, fino ai 45 anni di età e anche oltre.
“La vaccinazione - precisa il professore - è stata anche dimostrata sicura ed efficace in caso di avvenuto contatto col virus HPV per:
- rafforzare il sistema immunitario nell’ eliminazione dello stesso;
- dopo un trattamento chirurgico per lesioni genitali sia benigne (condilomatosi), che preneoplastiche (displasie, CIN di alto grado)”.
Il Centro Vaccinale HPV del San Raffaele
Nel Centro Vaccinale HPV dell’Ospedale è disponibile il più recente vaccino in commercio, nonavalente (Gardasil 9®).
“Si tratta della formulazione più completa, che protegge dall’infezione di 9 ceppi di HPV, a differenza del precedente vaccino quadrivalente (Gardasil 4®).
Infatti, oltre ai tipi 16, 18, 6 e 11, protegge dall’infezione di ulteriori cinque ceppi virali ad alto rischio, il 31, 33, 45, 52, 58, riducendo di un ulteriore 10-15% il rischio neoplastico”, spiega il professor Origoni.
Per i soggetti che per qualche motivo non sono rientrati nella chiamata vaccinale gratuita del SSN nella fascia d’età 9-12 anni, vi è la possibilità di eseguire la vaccinazione a costo ridotto rispetto all’acquisto individuale.
Tale possibilità è aperta indifferentemente a maschi e femmine fino all’età di 45 anni.
Il costo di ogni dose è di 158 euro.
Quante dosi sono previste
Il protocollo vaccinale prevede:
- 3 somministrazioni nell’arco di 6 mesi per i soggetti oltre il 14° anno età;
- 2 somministrazioni a distanza di 2 mesi per i soggetti entro il 14° anno.
Per ulteriori chiarimenti e informazioni è possibile contattare direttamente il Centro Vaccinale HPV all’ indirizzo e-mail: vaccinohpv@hsr.it