Emocromo HGB: cos’è, quando si analizza e cosa indica nei valori

Emocromo HGB: cos’è, quando si analizza e cosa indica nei valori

PUBBLICATO IL 26 AGOSTO 2025

Emocromo HGB: cos’è, quando si analizza e cosa indica nei valori

PUBBLICATO IL 26 AGOSTO 2025

L’emocromo, ovvero l’analisi completa degli elementi corpuscolati del sangue (globuli bianchi, globuli rossi e piastrine), è tra gli esami medici più richiesti alla luce del basso costo e delle molte informazioni che è in grado di fornire.

All’interno dell’emocromo, la valutazione dei livelli di emoglobina (HGB) riveste un ruolo centrale in quanto espressione diretta della capacità dell’organismo di apportare ossigeno ai tessuti.

A volte, però, i valori dell’emocromo si possono alzare o abbassare a seconda di diverse cause specifiche.

Ne parliamo con il dottor Daniele Sannipoli, medico della Disease Unit Malattie Mieloproliferative dell’Unità di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, diretta dal professor Fabio Ciceri. 

 

Emocromo HGB: cosa significa e cosa misura

“Nel contesto dell’emocromo, la sigla HGB indica l’emoglobina, una proteina ricca in ferro contenuta all’interno dei globuli rossi, la principale popolazione corpuscolata del sangue – spiega il dr. Sannipoli -. L’emoglobina è espressa in termini di concentrazione plasmatica, ovvero quanti grammi di questa proteina sono contenuti in un litro di sangue (g/L).

L’esame HGB misura la concentrazione di emoglobina nel sangue. Essa fornisce un dato fondamentale sulla capacità dell’organismo di trasportare l’ossigeno ai vari tessuti. Da questo valore dipendono il corretto funzionamento degli organi, la tolleranza allo sforzo e, in generale, il mantenimento di tutte le funzioni vitali.”

Valori normali di HGB per età e sesso

I valori normali di HGB per età e sesso sono stati recentemente rivisti dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. In generale, sono considerati valori normali:

  • per gli uomini adulti: valori compresi tra 130 e 165 g/L;
  • per le donne adulte: valori tra 120 e 160 g/L;
  • durante la gravidanza: valori fino a 105 g/L nel II trimestre (l’aumento della massa plasmatica del sangue induce una diluizione dei valori di emoglobina);
  • per gli adolescenti: indipendentemente dal sesso, valori fino a 120 g/L;
  • per i bambini: valore 115 g/L;
  • per i neonati: valore 105 g/L.

"È inoltre importante interpretare i valori in relazione alle abitudini di vita del paziente (ad esempio, i fumatori tendono ad avere valori di emoglobina più alti, così come le persone che vivono in montagna).”, precisa lo specialista.

Emoglobina alta o bassa: cosa può indicare

Valori di emoglobina inferiori ai limiti – prosegue lo specialista - permettono di porre diagnosi di anemia, condizione a sua volta ascrivibile a molteplici cause come:

  • carenze nutrizionali;
  • malassorbimento intestinale;
  • perdite emorragiche (ciclo mestruale abbondante, sanguinamento gastrointestinale ecc.).

Fino a quadri più severi, come:

  • tumori del sangue;
  • malattie autoimmuni.

Valori di emoglobina alta, invece, possono essere legati a disidratazione o a molteplici cause secondarie (malattie polmonari, cardiache, ecc.); più raramente, possono essere legati a malattie primitive del sangue (per una trattazione più estesa, si rimanda alla news dedicata all’eritrocitosi).

Inoltre, parte della popolazione italiana è portatrice del cosiddetto tratto talassemico, una mutazione genetica dell’emoglobina che ne determina valori nel sangue più bassi.”

Cause di HGB basso

Le cause più comuni di bassi livelli di emoglobina (anemia) sono:

  • la carenza di ferro (anemia sideropenica), comune nelle donne giovani o nei casi di scarsa/errata alimentazione o patologie intestinali;
  • la carenza di vitamine del gruppo B (folati/vitamina B12) per alimentazione sbilanciata, malassorbimento o alcune patologie autoimmuni o infiammatorie (gastrite autoimmune, celiachia);
  • sanguinamenti acuti o cronici;
  • patologie della tiroide (ipotiroidismo), del fegato o insufficienza renale cronica;
  • infezioni acute, persistenti o ricorrenti;
  • alcune malattie del sangue (leucemie, mieloma, linfomi);
  • alcune forme autoimmuni primitive (anemia emolitica autoimmune) o secondarie ad altre patologie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico;
  • forme più rare legate a distruzione meccanica dei globuli rossi o al sequestro degli stessi.

Cause di HGB alto

“Valori di emoglobina alti (eritrocitosi) sono spesso legati a insufficiente idratazione, specie se il riscontro avviene nei mesi estivi - afferma il medico -. Se il valore viene confermato, invece, vanno indagate le possibili cause sottostanti come alcune patologie polmonari (malattie ostruttive/restrittive, BPCO, sindrome delle apnee notturne), cardiache (forma ovale pervio o shunt sn/dx) o l’abuso o uso di certi farmaci (eritropoietina, diuretici, glifozine, ecc.).

Qualora non ci sia evidenza di queste patologie, è necessario un ulteriore approfondimento per escludere malattie ematologiche primitive (policitemia vera) o oncologiche solide (tumori renali, epatici, ecc.).

In generale, ogni alterazione dei livelli di emoglobina, se di primo riscontro, merita una rivalutazione a breve distanza per conferma. Una valutazione medica urgente è raccomandata se i valori riscontrati sono particolarmente ridotti (HGB <100 g/L) o incrementati (HGB >180 g/L), a meno che questi non siano noti o stabili e già contestualizzati da un medico.”

In caso di dubbi, è sempre consigliato far visionare gli esami a un professionista per ricevere indicazioni appropriate sui passi successivi.

Emocromo completo: come leggere l’HGB in rapporto agli altri valori

Dal punto di vista medico, è sempre utile contestualizzare i valori di HGB in relazione agli altri parametri dell’emocromo.  Un quadro di anemia accompagnato anche da bassi valori di leucociti o piastrine (pancitopenia) può indicare la presenza di una seria patologia ematologica sottostante e merita sempre una valutazione medica quanto prima.

Alti valori di emoglobina sono più spesso isolati, ma non sono rari i casi in cui si osservano piastrinosi o leucocitosi associate: anche in questi casi l’ipotesi di una malattia tumorale del sangue è sempre da valutare.

In tutti i casi in cui queste alterazioni siano presenti (sole o combinate), una valutazione al microscopio ottico del prelievo ematico (striscio di sangue periferico) può essere utile per ottenere un inquadramento diagnostico più preciso.

Quando e perché si prescrive l’esame HGB

L’esame HGB fa parte dell’emocromo e, in quanto tale, viene eseguito di routine nei casi di controlli medici generali o mirati. Prescrizioni più seriate (monitoraggi ravvicinati) possono essere indicati dal medico di medicina generale o dagli specialisti per valutare le possibili cause delle alterazioni.

In generale, alcuni sintomi possono essere ricondotti all’anemia e meritano l’esecuzione dell’esame. Tra questi:

  • stanchezza accentuata;
  • pallore cutaneo;
  • fragilità dei capelli;
  • lesioni ai lati della bocca;
  • vertigini;
  • capogiri;
  • palpitazioni;
  • difficoltà respiratorie per sforzi lievi.

Come prepararsi all’esame e come viene eseguito

“L’esame consiste in un semplice prelievo ematico da sangue periferico. Non sono necessarie particolari preparazioni – conclude Sannipoli -. L’indicazione al digiuno deve essere valutata dal medico prescrittore, in quanto può dipendere da eventuali altri esami richiesti contestualmente.

Si consiglia di mantenere una buona idratazione nei giorni precedenti al prelievo, per evitare che l’esame risulti falsamente alterato per semplice concentrazione ematica”.