Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio e Ospedale San Raffaele sul podio dei Grandi Ospedali

Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio e Ospedale San Raffaele sul podio dei Grandi Ospedali

PUBBLICATO IL 15 LUGLIO 2025

Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio e Ospedale San Raffaele sul podio dei Grandi Ospedali

PUBBLICATO IL 15 LUGLIO 2025

L’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio e l’IRCCS Ospedale San Raffaele sono sul podio della nuova classifica dell’eccellenza ospedaliera elaborata dal Sole 24 Ore, sulla base dei dati del Ministero della Salute, che ha classificato 21 ospedali italiani, tra pubblici e convenzionati con il Ssn, per la loro capacità di trattare casi complessi e di attrarre pazienti da altre regioni.

Un risultato che conferma la forza di Gruppo San Donato, oggi punto di riferimento nazionale per qualità clinica, capacità attrattiva e visione strategica nel campo della sanità. Su 5 ospedali lombardi in classifica, infatti, le due strutture GSD si posizionano rispettivamente al primo e al terzo posto.  

Il dato è stato elaborato dai tecnici del Ministero della Salute sulla base delle schede di dimissione ospedaliera (SDO), combinando, tra gli altri criteri,due indicatori fondamentali:

  • il peso medio della casistica dei Drg (la complessità dei casi trattati) del 2023;
  • l’attrattività dalle altre Regioni, ovvero la capacità di accogliere pazienti al di fuori della Lombardia.

 

L’eccellenza da primo posto di Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio

Con un punteggio di 145,3, il più alto tra tutte le strutture analizzate, l’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio si conferma leader nazionale nella gestione dei casi complessi e nella fiducia che i pazienti italiani ripongono nella struttura, scegliendola anche da molto lontano.

“Questo risultato è il riconoscimento di un lavoro quotidiano fatto di professionalità, innovazione e dedizione verso ogni singolo paziente – afferma Roberto Crugnola, Amministratore Unico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio -. Essere al primo posto tra i grandi ospedali italiani è una responsabilità che ci sprona a fare sempre meglio, nella cura e nella ricerca”.

L’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio si distingue non solo per l’elevato numero di ricoveri complessi, ma anche per l’integrazione tra attività clinica e ricerca scientifica. In quanto IRCCS – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, l’Ospedale investe continuamente in nuovi progetti di ricerca, confermandosi un punto di riferimento nazionale per molteplici specialità, dall’ortopedia alla cardiologia, dalla chirurgia bariatrica alla neurochirurgia oncologica.

Il Galeazzi-Sant’Ambrogio aveva conquistato la vetta della classifica del Sole 24 Ore anche nell’edizione del 2024

 

Ospedale San Raffaele al terzo posto della classifica

Con un punteggio di 94.6, al terzo posto si posiziona l’IRCCS Ospedale San Raffaele. La struttura multidisciplinare, tecnologicamente all’avanguardia, e l’interazione continua tra ricerca scientifica, didattica e attività clinica hanno permesso di posizionare l’Istituto in cima alla classifica italiana dei ‘super ospedali’. 

Il San Raffaele, infatti, si distingue per produttività scientifica ed è un punto di riferimento in Europa e nel mondo per lo studio e la cura di molte patologie e per lo sviluppo di terapie innovative.

“Il risultato raggiunto dall’IRCCS Ospedale San Raffaele conferma la nostra capacità di coniugare eccellenza clinica, innovazione scientifica e ricerca, elementi fondamentali per una sanità che guarda al futuro - dichiara il dottor Francesco Galli, Amministratore Unico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele -.

Questo riconoscimento è, per noi, particolarmente significativo perché tiene in considerazione e premia non solo l’attrattività che il nostro Ospedale esercita a livello nazionale e internazionale, ma anche la complessità degli interventi e delle patologie trattate. Contribuisce altresì a rafforzare la visione del Gruppo San Donato, di cui il San Raffaele fa parte, e ci sprona a continuare a investire sulle persone, sulle tecnologie e sul sapere, per rispondere con qualità e responsabilità alle sfide sanitarie di oggi e di domani”.