Il tumore giovanile del colon retto: le prime linee guida firmate San Raffaele

PUBBLICATO IL 14 MARZO 2023

Pubblicate le prime linee guida per la diagnosi e il trattamento del tumore al colon retto negli under 50. Approfondiamo con la prof.ssa Cavestro.

L’incidenza del cancro colorettale giovanile (under 50) negli ultimi anni è risultata in forte aumento globalmente. Le linee guida presenti in letteratura per questo tipo di patologia sono però delineate per la fascia di età over 60, in cui si manifesta con maggiore incidenza.
Le esigenze e le caratteristiche delle 2 fasce di età prese in esame sono molto differenti tra loro; si è assistito, dunque, per anni ad un gap di cure dedicate, non adeguate alla fascia di età più giovanile. 

Nel mese di marzo, grazie agli sforzi di un team internazionale di esperti, coordinati da IRCCS Ospedale San Raffaele, sono state pubblicate le prime linee guida sulla diagnosi e sulla terapia di questo tumore nell’età giovanile.

Parliamo delle novità introdotte dal vademecum con la professoressa che ha coordinato lo studio, Giulia Martina Cavestro, medico gastroenterologo, professore associato e responsabile dell’Unità Funzionale GASTRO PER ME (GASTROenterological PERsonalized MEDicine) dell’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva all’IRCCS Ospedale San Raffaele, diretta dal professor Silvio Danese.

 

La definizione delle linee guida del tumore colon rettale giovanile

Si è previsto che la rilevanza del cancro del colon-retto avrà nei prossimi anni un aumento esponenziale nella fascia di età giovanile. È risultato, quindi, necessario e fondamentale indagare quell’area di studi che è rimasta in zona d’ombra tra studi già esistenti sulla patologia.

Nel mese di marzo sono state pubblicate sulla rivista Clinical Gastroenterology and Hepatology le nuove linee guida internazionali della cura del tumore colorettale giovanile a cura del team di ricercatori guidato dalla professoressa Cavestro. 

“I pazienti giovani sono stati fino ad oggi gestiti secondo linee guida e percorsi diagnostico terapeutici disegnati per una popolazione geriatrica - spiega la professoressa Cavestro –. Partendo da questo assunto abbiamo deciso di disegnare delle domande cliniche dedicate esplicitamente agli under 50 e di dare delle risposte concrete ad una malattia così in aumento”.
Le linee guida, che altro non sono che raccomandazioni di azione clinica, sono state sviluppate attraverso un processo di esame e rielaborazione della letteratura già presente da parte di studiosi del settore.

Il team internazionale di esperti, proponendo nuove linee di azione più adatte alla popolazione giovanile, ha ottenuto la validazione secondo i livelli di evidenza dell’Oxford Center for Evidence Based Medicine e la successiva pubblicazione del lavoro su una delle più prestigiose riviste di settore internazionale. 

Il gruppo, guidato dai medici del San Raffaele, ha prodotto oltre 28 indicazioni in 7 aree mediche

  • diagnosi;
  • screening; 
  • genetica; 
  • anatomia patologica;
  • endoscopia;
  • terapia; 
  • malattia allo stadio terminale.

La ricerca ha, inoltre, ottenuto l’appoggio di 4 società scientifiche internazionali e di 2 società internazionali pazienti.

 

Le novità delle linee guida del team internazionale

Le nuove linee guida per il cancro colorettale giovanile sono molto ampie e le novità introdotte molto significative, poiché coinvolgono una più ampia fascia di popolazione rispetto alle precedenti e prevedono, tra l’altro, che:

  • il calo ponderale, anemia non meglio spiegata e sangue nelle feci devono portare ad una rapida indicazione ad un’indagine strumentale (colonscopia). “È questo un punto di svolta poiché uno dei problemi del cancro colorettale giovanile è che spesso ha una diagnosi tardiva” specifica la professoressa;
  • in tutti i casi di diagnosi giovanile di cancro al colon retto è necessario un test genetico ematico: “È importante analizzare se ci sono delle varianti patogenetiche che predispongono al cancro”;
  • il cancro colorettale può pregiudicare la fertilità; la preservazione dei gameti nei soggetti giovani (maschi e femmine) è di primaria necessità.

 

Le lacune conoscitive: uno studio sempre aperto

Tutti gli studi che sono stati condotti e l’intenso lavoro che ha portato alla definizione delle nuove indicazioni per i pazienti under 50 anni affetti da tumore colorettale hanno messo in evidenza anche punti mai indagati. Alcuni di questi sono:

  • non esiste, ad oggi, uno studio che stabilisca i reali e definitivi fattori di rischio;
  • esiste uno screening sulla patologia, ma è necessario incrementare gli sforzi in questo senso;
  • abbiamo schemi di follow up endoscopici per il paziente operato di cancro colorettale geriatrico, ma non è ancora stata delineata una procedura per il paziente giovane;
  • non è stata definita una strategia terapeutica (chemioprevenzione) adatta per i pazienti under 50.

 

“Il nostro lavoro è appena iniziato. Le linee guida sono state pubblicate e, ad oggi, occorre già riaggiornarle. Il nostro obiettivo è coprire i divari trovati. Sarà un continuo lavoro per migliorare il percorso terapeutico di una malattia che, se identificata e curata precocemente, ha più alte probabilità di remissione” conclude la specialista.

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