Coronavirus e sclerosi multipla

PUBBLICATO IL 20 MARZO 2020

Le terapie per la SM aumentano il rischio di ammalarsi di COVID-19? Cosa devono fare i pazienti per proteggersi? Il prof. Filippi del San Raffaele fa chiarezza su questi temi. 

L’epidemia da nuovo coronavirus preoccupa in particolar modo le fasce più fragili della popolazione: le persone anziane ma anche chi soffre di malattie croniche. 

Fra queste ci sono le persone affette da Sclerosi Multipla, una patologia autoimmune che colpisce oltre 122.000 persone solo in Italia. 

Oggi sono disponibili numerose terapie che rallentano il decorso della Sclerosi Multipla: dalle terapie immunomodulanti e gli anticorpi monoclonali al trapianto di cellule staminali ematopoietiche. 

Molti pazienti affetti da SM si stanno chiedendo se l’impiego della loro terapia può aumentare il rischio di ammalarsi di COVID-19, l’infezione causata dal nuovo coronavirus. 

Abbiamo chiesto il parere di Massimo Filippi, direttore dell’Unità operativa di Neurologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e professore ordinario di Neurologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele.

Cos’è la Sclerosi Multipla

La sclerosi multipla (SM) è una malattia neurodegenerativa autoimmune, ovvero causata da reazione anomala delle difese immunitarie che attaccano alcune componenti del sistema nervoso centrale. 

Tra queste componenti ci sono la guaina mielinica – che riveste le fibre nervose e ne garantisce l’efficienza di trasmissione del segnale – le cellule che la producono o le fibre nervose stesse.

Si tratta di una malattia cronica, che non ha al momento una cura definitiva, ma grazie ai progressi della ricerca esistono oggi diverse classi di farmaci in grado di rallentarne efficacemente la progressione. 

Ecco perché chi  è affetto da sclerosi multipla, oggi, ha un’aspettativa di vita non distante da quella delle persone sane. 

Coronavirus e sclerosi multipla: è necessario interrompere o cambiare il trattamento?

Data la mancanza di dati su COVID-19 in pazienti affetti da SM, al momento non ci sono indicazioni assolute di interrompere nessuna delle terapie comunemente utilizzate per controllare questa malattia. 

Cessare di assumere un farmaco, infatti, significherebbe innanzitutto esporsi ad un rischio maggiore di riattivazioni della malattia.

“Il messaggio più importante da far passare è che ogni caso va valutato singolarmente con il proprio neurologo: i pazienti con SM hanno condizioni cliniche molto differenti fra loro. 

Allo stesso tempo anche le cure adottate possono essere molto diverse”, spiega il professor Massimo Filippi. 

Le terapie per il trattamento della SM si differenziano, infatti, anche per la loro azione sul sistema immunitario. 

Alcune agiscono riducendo il numero di linfociti – e quindi potrebbero potenzialmente richiedere ai pazienti che le assumono alcune precauzioni aggiuntive –, mentre altre non hanno un effetto immunosoppressivo sistemico.

Cosa devono fare i pazienti con SM per proteggersi

“Per prevenire l’infezione da nuovo coronavirus, oltre a fare particolare attenzione alla propria condizione immunitaria e a concordare con il neurologo curante ogni decisione, i pazienti affetti da SM dovrebbero seguire in maniera scrupolosa tutte le raccomandazioni delle Autorità” sottolinea Massimo Filippi.

In particolare:

  • prediligere lo stare a casa (in questo momento un obbligo in tutta Italia, dopo il decreto governativo dell’11 marzo);
  • evitare il contatto con persone che manifestano sintomatologie influenzali;
  • pulire bene le superfici;
  • mantenere le giuste distanze di sicurezza; 
  • porre maggiore attenzione all’igiene personale (lavarsi spesso le mani, evitare di toccarsi la faccia);
  • usare la mascherina e un adeguato lavaggio delle mani, nel caso si renda necessario spostarsi con i mezzi pubblici;
  • limitare l’accesso ai Centri di Sclerosi Multipla ai pazienti affetti da SM e al minor numero possibile di accompagnatori.

Le informazioni per i pazienti con SM

I pazienti affetti da Sclerosi Multipla, oltre a contattare il proprio medico, possono chiedere informazioni agli esperti dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) chiamando il numero verde dedicato (800 80 30 28), attivo lunedì, mercoledì e venerdì con orario 14.30-18.30 o martedì e giovedì con orario 9.00-13.00.

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