Coronavirus e diabete: cosa c’è da sapere
PUBBLICATO IL 08 MARZO 2020
Secondo la definizione dell’OMS, i pazienti diabetici corrono un rischio maggiore di complicazioni da Coronavirus. Ma cosa c’è da sapere? Quali sono le precauzioni da adottare?
Sono le persone anziane e quelle con patologie pregresse - quali malattie cardiache, diabete, malattie respiratorie croniche e ipertensione - che sembrano essere più soggette alle complicanze cliniche più gravi rispetto all’infezione da nuovo coronavirus SARS-Cov-2, che causa la COVID-19.
Ciò significa che, in questi pazienti la possibilità di manifestare polmoniti e insufficienze respiratorie è maggiore rispetto ai soggetti sani.
Il San Raffaele ha chiesto ai suoi esperti di fare il punto su quanto si può suggerire a chi soffre di diabete, una malattia che colpisce ogni anno oltre 3 milioni di persone in Italia.
Pazienti diabetici e rischio di contagio COVID-19
Per i pazienti diabetici il rischio di contrarre la malattia COVID-19 è lo stesso rispetto alla popolazione generale.
Anche se c’è qualche evidenza minore che un quadro di scompenso glicemico marcato possa predisporre ad un maggior rischio, al momento si può affermare che i soggetti con diabete non hanno maggior rischio di infezione. Questo vale sia per il paziente con diabete di tipo 2 che con diabete di tipo 1.
“Le conoscenze che abbiamo sulla nuova infezione sono ancora relativamente poche e possono cambiare anche nel prossimo futuro, perciò occorre in ogni caso molta cautela” spiega Lorenzo Piemonti, direttore del Diabete Research Institute dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Le complicanze per i diabetici in caso di COVID-19
Basandosi sulle informazioni derivate dall’esperienza cinese, sui primi dati del contesto italiano e su precedenti situazioni epidemiche (come la SARS o H1N1) si ha l’evidenza che è più probabile che nei pazienti affetti da diabete la malattia abbia un decorso più grave (polmoniti o insufficienze respiratorie).
“Al momento i dati disponibili non permettono di stratificare all’interno dei soggetti con diabete le categorie più a rischio.
È più che plausibile che il rischio maggiore sia per i pazienti sopra i 65 anni con presenza di comorbidità quali ipertensione, obesità malattia cardiovascolare, mentre è altrettanto plausibile che le forme severe di COVID-19 siano estremamente rare nei pazienti giovani e pediatrici.
Questo, però, non autorizza i soggetti più giovani a non rispettare tutte le indicazioni per la prevenzione dell’infezione” - afferma Piemonti.
Raccomandazioni e accorgimenti per i pazienti diabetici
I principi di base per ridurre il rischio di contagio del nuovo coronavirus per i pazienti diabetici sono gli stessi impartiti dal Ministero della Salute per la restante parte della popolazione.
Ovviamente, essendo soggetti particolarmente suscettibili a sviluppare conseguenze gravi, queste regole vanno seguite con la massima attenzione.
Oltre alle canoniche 10 regole del Ministero, sono tuttavia da considerare seriamente alcune raccomandazioni aggiuntive come:
- non recarsi in luoghi affollati e a più alto rischio di contagio se non strettamente indispensabile
- privilegiare il lavoro da casa riducendo così spostamenti e contatti
- per i soggetti sopra i 65 anni evitare, nel limite del possibile, di uscire di casa
In caso di sospetto Coronavirus: cosa fare?
I pazienti diabetici, se sospettano un’infezione da nuovo coronavirus, devono seguire le indicazioni della Regione Lombardia:
- I cittadini che hanno sospetto di infezione non devono recarsi in pronto soccorso, ma chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45
- Oppure chiamare per informazioni generali il numero 1500.
“In ogni caso, i pazienti con diabete di tipo 1 e di tipo 2 che sospettano un’infezione da coronavirus è bene che contattino il proprio diabetologo curante per eventuali modifiche della terapia” conclude Piemonti.