COVID-19: follow-up multidisciplinare per pazienti dimessi
PUBBLICATO IL 19 MAGGIO 2020
Il programma di follow-up del San Raffaele permette di essere seguiti dai nostri specialisti anche dopo la guarigione e di capire di più sugli effetti a medio e lungo termine della degenza e della malattia.
L’IRCCS Ospedale San Raffaele ha attivato un percorso di follow-up per i pazienti COVID-19 dimessi dalla struttura che prevede diversi controlli per un periodo di 6 mesi.
Il programma inizia con la possibilità di ripetere il tampone fino alla sua negativizzazione. Dopo almeno 14 giorni di isolamento domiciliare e dopo la risoluzione della sintomatologia respiratoria, i pazienti sono invitati a recarsi presso l’Unità Mobile Baobab, posizionata all’esterno dell’ospedale, nei pressi dell’ingresso principale, per eseguire il tampone naso-faringeo.
Dopo due tamponi negativi a distanza di 24/48 ore l’uno dall’altro, i pazienti possono recarsi, il terzo giorno, in ambulatorio per iniziare il percorso diagnostico e terapeutico post-covid.
COVID-19: complicanze post guarigione
L’ambulatorio, che monitora le complicanze post guarigione, è costituito da un percorso di visite coordinate dai medici internisti e infettivologi che, in sinergia con altri specialisti dell’Ospedale San Raffaele (neurologi, psichiatri, nefrologi e cardiologi) si prendono cura del paziente a seguito del ricovero per COVID-19.
L’obiettivo è verificarne le condizioni cliniche generali con particolare attenzione allo stato nutrizionale e a eventuali deficit del sistema nervoso periferico e centrale e/o problemi ai reni a al cuore.
Alcune di queste complicanze sono legate all’azione stessa del virus, che non si limita ad attaccare l’apparato respiratorio, ma scatena una risposta immunitaria infiammatoria che può diventare sistemica e interessare molti organi del corpo.
Altre complicanze sono invece associate alla lunga degenza ospedaliera, a volte in terapia intensiva, e alla fatica psicologica associata all’esperienza. Un’esperienza per di più affrontata lontano da amici e familiari, seppur con la vicinanza dei medici, degli infermieri e del personale di supporto del San Raffaele.
COVID-19: ricerca sugli effetti a lungo termine
Le cure cliniche offerte ai pazienti durante la degenza, così come l’attenzione riservata nel periodo di follow-up, si associano a un’intensa attività di ricerca di tipo osservazionale. Il maxi studio in corso sui pazienti COVID-19, infatti, non ha solo come obiettivo quello di comprendere meglio la malattia e indagare l’efficacia dei farmaci già a nostra disposizione, ma anche le ripercussioni a medio e a lungo termine che COVID-19 può lasciare sull’individuo, anche dal punto di vista neurologico e psichiatrico.
Uno degli ambiti di indagine è quello delle conseguenze dell’infiammazione a livello psichiatrico con patologie come il disturbo post traumatico da stress, ansia, insonnia e depressione.
Forti stati infiammatori infatti – anche in conseguenza a infezioni virali – possono costituire dei fattori di rischio per diverse patologie psichiatriche: una conseguenza dell’intensa relazione, ancora da esplorare, tra sistema immunitario e cervello.
Con il percorso di follow-up, l’Ospedale San Raffaele completa l’offerta sanitaria che ha organizzato per i pazienti COVID-19 riferiti alla struttura: il paziente è seguito fino alla completa guarigione, dall’accoglienza in Pronto Soccorso, al trasferimento e alle cure nei reparti e/o nelle terapie intensive Covid, fino alla riabilitazione prima della dimissione.