Insufficienza valvola tricuspide: innovativo intervento con protesi personalizzata

PUBBLICATO IL 23 MAGGIO 2019

Al mondo ne sono state impiantate quindici ma la prima in Italia solo qualche giorno fa all’IRCCS Ospedale San Raffaele. Si tratta di Tricento, una protesi realizzata su misura per il paziente, a partire da una TAC del cuore, per curare l’insufficienza della valvola tricuspide.

Il dottor Matteo Montorfano, direttore dell’unità di Cardiologia Interventistica ed Emodinamica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, e la sua équipe hanno eseguito l’intervento di sostituzione della valvola tricuspide con la protesi Tricento per via percutanea. Il paziente, che non avrebbe potuto sottoporsi a un intervento di cardiochirurgia tradizionale per l’elevato rischio operatorio, oggi sta bene e può riprendere una vita normale.«La nostra soddisfazione risiede nel fatto che, sulla scia di una grandissima esperienza e della multidisciplinarità del Dipartimento Cardiovascolare, possiamo offrire al paziente una valida alternativa terapeutica anche per la valvola tricuspide» afferma il dottor Matteo Montorfano, che aggiunge «Se nel campo delle valvole aortiche la soluzione percutanea (TAVI) è una scelta terapeutica consolidata da diversi anni, per l’insufficienza della tricuspide il trattamento chirurgico era l’unica alternativa. Oggi questa nuova protesi realizzata su misura ci permette di curare anche i pazienti considerati inoperabili. 

Il trattamento tradizionale dell’insufficienza tricuspidalica consiste nell’intervento cardiochirurgico a “cuore aperto” per la sostituzione o la riparazione della valvola. Questo intervento, oltre ad essere molto invasivo, è gravato da un tasso non trascurabile di mortalità (anche superiore al 10%) per le importanti copatologie cui spesso l’insufficienza tricuspidalica si associa, ovvero l’insufficienza epatica e renale. Ne consegue che spesso pazienti con insufficienza tricuspidalica non vengono operati perché gravati da un rischio operatorio proibitivo. Lo sviluppo di tecniche di riparazione/sostituzione della tricuspide per via percutanea, tramite cioè l’utilizzo di cateteri e senza la necessità di aprire il torace, è la risposta a questo bisogno clinico.

L’Unità di Cardiologia Interventistica ed Emodinamica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele è un centro di riferimento per la diagnosi e la cura delle malattie cardiovascolari. Specializzata nella cura di patologie coronariche, valvolari e strutturali complesse, è uno dei centri italiani a più alto volume con un numero di interventi percutanei che per le sola patologia strutturale (valvole e difetti cardiaci) supera i 500 casi/anno.

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