Cos'è il mesotelioma e quali sono i sintomi

PUBBLICATO IL 31 AGOSTO 2023

Il mesotelioma è un tumore che origina nel mesotelio, la componente fondamentale delle membrane che rivestono le cavità sierose del nostro corpo. È un tumore raro che colpisce soggetti esposti a particolari condizioni ambientali o lavorative e la quasi totalità dei casi riscontrati si riferiscono alle membrane che rivestono i polmoni: il mesotelioma pleurico.

Ad approfondire le tematiche legate a questo tumore la dottoressa Alessandra Bulotta, Oncologo dell’Unità Clinica Oncologia Medica all'IRCCS Ospedale San Raffaele e Coordinatore del gruppo multidisciplinare dedicato al trattamento e cura del paziente con tumore del distretto toracico e del gruppo multidisciplinare dedicato al Molecular Tumor Board del Cancer Center di Ospedale San Raffaele.

 

Il mesotelioma: cos’è

Il mesotelioma è un tumore con un’incidenza rara che si origina dalle cellule mesoteliali, lo strato epiteliale della membrana sierosa che ricopre molti organi e in particolare:

  • pleura nel torace;
  • pericardio intorno al cuore;
  • peritoneo nell’addome;
  • tonaca vaginale attorno al testicolo.

In base al distretto di insorgenza, si può suddividere in:

  • mesotelioma pleurico;
  • mesotelioma pericardico;
  • mesotelioma peritoneale;
  • mesotelioma della tonaca vaginale.

 

I sintomi del mesotelioma

“I sintomi all’esordio del mesotelioma possono essere aspecifici e far quindi ritardare la diagnosi della malattia” spiega l’oncologo. Questi sintomi aspecifici e sistemici possono essere:

  • febbricola;
  • astenia;
  • tosse;
  • anoressia;
  • dolore addominale (nel caso del mesotelioma peritoneale).

Esistono poi dei sintomi più peculiari, ma questo avviene in caso di malattia avanzata. Ad esempio:

  • per il mesotelioma pleurico il sintomo principale è la dispnea dovuta al versamento pleurico seguito poi da dolore toracico
  • per il mesotelioma peritoneale si assiste a dolore addominale crampiforme, stipsi, nausea e vomito, a volte è presente liquido intraddominale (ascite)

 

Le forme di mesotelioma 

Il mesotelioma può avere diverso tipo di decorso ed è dunque distinguibile tra: 

  • forma maligna; 
  • forma benigna. 

Mesotelioma maligno

È un tumore raro che colpisce prevalentemente gli uomini. “In Italia rappresenta lo 0,8 % di tutti i tumori diagnosticati nell'uomo e lo 0,3 % di quelli diagnosticati nelle donne” afferma la dottoressa Bulotta.

È un tumore che deve la sua comparsa all’esposizione a sostanze tossiche specifiche: “Il 90% dei mesoteliomi maligni deriva infatti dall’esposizione all’amianto – continua la specialista -. L’esposizione alle fibre frammentate e aerodisperse al minerale può portare allo sviluppo della malattia dopo circa 15-45 anni dal tempo di esposizione” spiega la specialista.

Sono riconosciuti però anche altri fattori di rischio scatenanti, come:

  • radioterapia a torace e addome;
  • diossido di torio, sostanza radioattiva utilizzata in Italia tra il 1920 e il 1950;
  • il virus della scimmia, SV40, utilizzato nelle vaccinazioni antipolio tra il 1955 e il 1963;
  • rari casi di predisposizione familiare legate a mutazioni del gene BAP1.

Mesotelioma Benigno

“Alcune tipologie di tumori derivanti dalle cellule mesoteliali hanno un decorso favorevole con ottima prognosi” conferma la dottoressa Bulotta.

Le principali forme benigne sono:

  • mesotelioma multicistico peritoneale benigno: è una neoplasia rara ad eziologia non nota. L’aggettivo benigno viene utilizzato per distinguerlo dal classico mesotelioma ad andamento maligno, ma in realtà il suo atteggiamento clinico in termini di aggressività è considerato borderline, tende infatti alla recidiva locale;
  • tumore adenomatoide: rara forma benigna di proliferazione mesoteliale con maggior incidenza a livello della tonaca vaginale del testicolo;
  • mesotelioma papillare ben differenziato: neoplasia tipicamente del peritoneo femminile con decorso favorevole. 

 

Diagnosi mirata per ogni distretto

La diagnosi del mesotelioma non può prescindere dalla visita medica e da un’accurata anamnesi che riveli l’esposizione all’asbesto. A queste seguono poi esami di imaging mirati al distretto corporeo colpito, come:

  • RX torace in prima istanza per ogni forma;
  • TC torace con mezzo di contrasto (per mesotelioma pleurico/pericardico);
  • ecocardiogramma (per il mesotelioma pericardico);
  • TC addome completo con mezzo di contrasto (mesotelioma pericardico/testicolare);
  • ecografia testicolare (per mesotelioma testicolare).

Mandatoria per la diagnosi istologica definitiva è però la biopsia, che può essere effettuata tramite varie procedure a seconda della localizzazione della malattia primitiva.

 

La cura del Mesotelioma

“Nei casi di mesotelioma localizzato si può prendere in considerazione l’opzione chirurgica - afferma la dottoressa Bulotta -. Essendo una malattia poco chemio e radiosensibile, le scelte terapeutiche per lo stadio metastatico sono scarse. La radioterapia è utilizzata prevalentemente a scopo di palliazione”.

Il trattamento oncologico approvato come standard in Italia per il mesotelioma, indipendentemente dall’istologia, si basa su una doppietta di chemioterapici: “Sali di platino (cisplatino/carboplatino) in associazione a un antifolato, il pemetrexed – continua la specialista -. 

Recentemente è stata approvata per le istologie non epitelioidi, la combinazione di 2 immunoterapici, Nivolumab e Ipilimumab. La combinazione di questi farmaci ha più che raddoppiato la sopravvivenza mediana di questi pazienti, rispetto alla chemioterapia standard in una malattia aggressiva e poco responsiva ai trattamenti chemioterapici”.

 

Prognosi e aspettative di vita

“La prognosi per i pazienti affetti da mesotelioma pleurico purtroppo è infausta - continua la specialista -. Nonostante i progressi nei trattamenti oncologici attivi con l’avvento dell’immunoterapia per le istologie non epiteliali, il mesotelioma ha una natura caratterizzata da aggressività e resistenza ai trattamenti chemioterapici e radioterapici, con una sopravvivenza media di circa 12 mesi dal momento della diagnosi”. Fattori sfavorevoli sembrano essere:

  • l’età avanzata;
  • l’istologia non epiteliale;
  • il sesso femminile.

Il mesotelioma peritoneale maligno è considerato un’entità prognosticamente sfavorevole rispetto al mesotelioma pleurico con una sopravvivenza media che ammonta a 5,2 mesi. Questa patologia mostra:

  • una predilezione per il sesso maschile; 
  • insorge prevalentemente in soggetti anziani anche se sporadici casi sono riportati nei bambini e negli adolescenti.

Prognosi breve e infausta anche per il mesotelioma pericardico, dovuta principalmente alla sede di malattia, ovvero alla membrana di rivestimento del cuore.

Per quanto riguarda invece il mesotelioma testicolare assistiamo ad un deciso cambio di rotta con una prognosi stimata di circa 23 mesi anche in assenza di intervento chirurgico resettivo.

Cancer Center