Trattamento dei tumori e delle malattie infiammatorie croniche: 3 progetti di ricerca del San Raffaele ricevono fondi proof-of-concept da EXTEND
PUBBLICATO IL 26 MARZO 2025
L’IRCCS Ospedale San Raffaele continua la propria missione traslazionale (dalla ricerca in laboratorio all’attività clinica) grazie ai nuovi finanziamenti proof-of-concept per 3 progetti con il potenziale di generare startup ottenuti da EXTEND, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico Biotech nato su iniziativa di CDP Venture Capital con il contributo dei partner industriali Evotec e Angelini Ventures.
In passato, l’Ospedale aveva già ottenuto fondi EXTEND per altri progetti di ricerca volti allo sviluppo di terapie tangibili per migliorare la vita dei pazienti.
I 3 nuovi progetti finanziati mirano a sviluppare terapie all’avanguardia per il trattamento :
- dei tumori, come l’adenocarcinoma duttale del pancreas;
- delle malattie caratterizzate da infiammazione cronica.
I progetti per il trattamento dei tumori
Una nuova strategia molecolare per sviluppare farmaci selettivi contro i tumori che esprimono le integrine αvβ6 e αvβ8 è alla base del progetto coordinato dal Professor Angelo Corti, capo dell’Unità “Biologia dei tumori e targeting vascolare” e Ordinario di Biochimica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, e dal Dottor Flavio Curnis, project leader nella stessa unità di ricerca.
La strategia prevede lo sviluppo e la valutazione del ruolo terapeutico di molecole derivate dalla proteina Cromogranina A capaci di riconoscere in maniera specifica i tumori positivi per le integrine αvβ6 e αvβ8.
Tra i tumori che esprimono l’integrina αvβ6 troviamo l’adenocarcinoma duttale del pancreas, che presenta mortalità molto elevate e per il quale purtroppo non esistono ancora terapie risolutive.
In quest’ottica, gli obiettivi del progetto del Dottor Curnis e del Prof. Corti sono complementari a quelli del secondo progetto finanziato da EXTEND e guidato dalla Dottoressa Anna Mondino, capo dell’Unità “Attivazione linfocitaria” dell’Ospedale, e dalla Dottoressa Arianna Pocaterra, responsabile operativa del progetto. Il progetto mira a sviluppare una nuova terapia a base di cellule CAR-T capaci di riconoscere sia αvβ6 che αvβ8 per il trattamento di diversi tumori solidi e in particolare dell’adenocarcinoma duttale del pancreas.
Il progetto per il trattamento delle malattie caratterizzate da infiammazione cronica
Ilterzo progetto vincitore, diretto dalla Dottoressa Alessandra Mortellaro, capo dell’Unità “Meccanismi Infiammatori in Condizioni Fisiologiche e Patologiche”, presso l’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget), mira a sviluppare un innovativo trattamento terapeutico per controllare l’infiammazione cronica alla base di numerose malattie debilitanti, tra cui l’osteoartrite, l’artrite reumatoide, e diverse malattie genetiche autoinfiammatorie.
L’Ospedale San Raffaele in prima fila nel trasferimento tecnologico in Italia
I tre nuovi progetti finanziati da EXTEND aprono la strada alla potenziale creazione di nuova proprietà intellettuale e nuove opportunità di mercato. Questi progetti si inseriscono nel più ampio insieme di traguardi nel trasferimento tecnologico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, che consolida così il proprio ruolo strategico nel trasformare i risultati della ricerca in terapie innovative che portino a risultati tangibili. Più di 500 brevetti risultati dalla ricerca dell’Ospedale sono stati oggetto di accordi con partner industriali, sia in Italia che all’estero.
“EXTEND continua a investire nell’innovazione e nello sviluppo di soluzioni biotecnologiche con un impatto concreto sulla vita dei pazienti,” dichiara la Dottoressa Daniela Bellomo, direttrice del gruppo di Business Development di Ospedale San Raffaele e coordinatrice del Tech Transfer per gli altri IRCCS del Gruppo San Donato. “Con il finanziamento di questi tre nuovi progetti pre-seed, che si aggiungono ai due già avviati, EXTEND ha sostenuto complessivamente cinque iniziative promettenti di Ospedale San Raffaele. Questo impegno non solo accelera la ricerca e lo sviluppo nel settore, ma favorisce anche la nascita di nuove realtà imprenditoriali, contribuendo a rafforzare l’ecosistema dell’innovazione biotecnologica.”