Coronavirus: appello all'Europa per garantire la libera circolazione dei beni medicali

PUBBLICATO IL 20 MARZO 2020

Gli ospedali universitari europei lanciano un urgente appello alle autorità nazionali: tenere aperti i confini al passaggio di equipaggiamento e strumentazione medica

La European University Hospital Alliance (EUHA) – la partnership tra i 9 più importanti e prestigiosi ospedali universitari e di ricerca in Europa – lancia l’allarme e chiede urgentemente che le regole europee sullo scambio di merci attraverso i confini nazionali siano rispettate soprattutto in un momento di crisi come l’attuale pandemia da COVID-19.

È necessario infatti assicurare che la fornitura di equipaggiamento medico – come le mascherine di sicurezza o i ventilatori automatici – sia continua e regolare in tutti gli ospedali che ne hanno bisogno.

Perché è importante permettere lo scambio dei beni

Le decisioni in ambito sanitario sono prese soprattutto a livello nazionale, ma il libero scambio di merci attraverso i confini è una questione di competenza Europea.

Eppure diversi ospedali in tutta Europa stanno scoprendo che alcuni fornitori non sono più in grado di inviare i necessari presidi protettivi (come le mascherine) o altre strumentazioni mediche fuori dai loro confini a causa dell’interferenza dei governi nazionali.

Si tratta di un’interferenza che può mettere in crisi l’approvvigionamento degli ospedali in tutto il continente, con conseguenze gravissime per il contenimento della pandemia. Ecco perché i membri EUHA chiedono urgentemente ai governi nazionali e alla Commissione Europea di rispettare gli accordi di mercato esistenti.

Per battere il coronavirus l’Europa deve essere unita

“L’epidemia da nuovo coronavirus sta sottoponendo gli ospedali a una pressione logistica e organizzativa senza precedenti. Stiamo osservando una strategia di chiusura da parte di alcuni stati europei, che vogliono occuparsi unicamente della fornitura dei propri ospedali.

Al contrario, in questo momento di crisi è fondamentale proteggere il principio di libero scambio tra i paesi”, dice l’Ing. Elena Bottinelli, amministratore delegato dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

Solo così i fornitori degli equipaggiamenti e delle strumentazioni mediche necessarie potranno raggiungere tutti gli ospedali che ne hanno bisogno, permettendo loro di continuare a combattere la battaglia collettiva contro COVID-19. “Chiudere i confini al passaggio di questi beni avrebbe conseguenze disastrose per tutta l’Europa”, conclude l’Ing. Bottinelli.

Cos’è la European University Hospital Alliance (EUHA)

La EUHA è stata fondata nell’aprile del 2017 per risolvere insieme le sfide che oggi si trovano ad affrontare gli ospedali universitari e di ricerca. Questo tipo di ospedali combinano l’attività clinica, la ricerca e l’insegnamento e giocano un ruolo fondamentale nell’innovazione medico-scientifica e nella sua traslazione nella pratica clinica ordinaria.

Attraverso il lavoro di scambio e la formazione reciproca, la EUHA ha l’obiettivo di migliorare la cura dei pazienti e di unire le forze nel campo della ricerca e dell’educazione universitaria.

L’associazione sta lavorando a livello Europeo per sviluppare e implementare un modello sanitario che possa rispondere efficacemente ai cambiamenti del prossimo futuro.

I membri della EUHA sono:

  • Allgemeines Krankenhaus der Stadt Wien - Medizinische Universität Wien, Austria
  • AP-HP, Public Assistance - Hôpitaux de Paris, France
  • Charité - Universitätsmedizin Berlin, Germany
  • Erasmus University Medical Center, Rotterdam, the Netherlands
  • Karolinska Universitetsshukhuset, Stockholm, Sweden
  • King's Health Partners, London, UK
  • Ospedale San Raffaele, Milano, Italy
  • The University Hospitals Leuven, Belgium.
  • Hospital Universitari Vall d'Hebron, Barcelona, Spain
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