Una ricercatrice del San Raffaele si aggiudica un prestigioso finanziamento ERC

PUBBLICATO IL 05 DICEMBRE 2018

Il 29 novembre il Consiglio Europeo per la Ricerca (ERC) ha assegnato i Consolidator Grantsborse di finanziamento alla ricerca tra le più ambite d’Europa: 291 vincitori, provenienti da 40 paesi diversi, per un finanziamento totale di 573 milioni di Euro. Tra loro c’è Anna Kajaste-Rudnitski, capo gruppo di ricerca presso l’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget) dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Il progetto con cui si è aggiudicata il prestigioso grant punta a migliorare l’efficacia della terapia genica, attraverso il miglioramento dell’efficienza con cui la terapia corregge il difetto genetico nelle cellule dei pazienti. Un risultato che potrebbe aumentare il numero di patologie affrontabili con questo approccio avanzato e ridurre i suoi costi, a oggi ancora molto alti.

Classe 1980, originaria della Finlandia, dopo essersi formata e aver iniziato la sua carriera nella ricerca presso l’Université Pierre et Marie Curie (UPMC) di Parigi, Anna Kajaste-Rudnitski è arrivata al San Raffaele di Milano. Qui si è occupata per anni di studiare l’interazione tra l’organismo e i virus patogeni durante un’infezione, interessandosi in particolare al virus dell’influenza e dell’HIV.

Nel 2013, ancora giovanissima, si è spostata all’SR-Tiget e ha avviato il suo gruppo di ricerca indipendente, iniziando ad applicare la sua conoscenza dei virus e delle strategie di difesa del sistema immunitario al miglioramento della tecniche di terapia genica. «Perché questi approcci terapeutici siano efficaci, virus che normalmente vorremmo tenere fuori dal nostro organismo – come il virus dell’HIV, tra i più usati come vettori virali – devono invece, una volta modificati, entrare con successo nelle cellule prelevate dal paziente», spiega Anna Kajaste-Rudnitski. «Nel caso della terapia genica infatti, tali virus sono stati svuotati del materiale genetico virale, resi innocui, e trasformati in meri mezzi di trasporto per consegnare il gene terapeutico».

Il nostro organismo si è pero adattato nel corso dell’evoluzione per difendersi dai virus e ha sviluppato una serie di strategie molecolari che riducono la loro capacità di infettare le cellule. L’obiettivo del lavoro di Anna Kajaste-Rudnitski e dei suo collaboratori – che con il finanziamento appena ricevuto potrà ulteriormente consolidarsi – è proprio quello di svelare queste strategie di difesa e imparare a usarle a nostro vantaggio. «Non solo mettendole momentaneamente in stand-by per aumentare l’efficacia della terapia genica, ma anche rafforzandole per aiutare l’organismo a combattere le infezioni virali, o ancora controllandole quando sono attivate in modo aberrante, come accade in molte malattie autoimmuni», conclude Anna Kajaste-Rudnitski.

Quello di Anna Kajaste-Rudnitski è il tredicesimo grant ERC aggiudicatosi da un ricercatore dell’Ospedale San Raffaele in 11 anni di storia del prestigioso programma di finanziamento.

Ricerca