La Medicina di Genere al San Raffaele
*(pagina aggiornata il 22 luglio 2024)
L’impegno del San Raffaele per la Medicina di Genere
L’Ospedale San Raffaele (OSR) considera la medicina di genere (MDG) un necessario strumento di eccellenza scientifica. Per questo motivo, all’interno del suo Gender Equality Plan, si sottolinea l’importanza di promuovere una sempre maggiore attenzione alla prospettiva di genere nei vari ambiti dell’attività clinica e di ricerca, in coerenza con la più recente normativa nazionale, anche attraverso l’erogazione di fondi specifici per finanziare progetti di medicina di genere.
Con MDG si definisce lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona.
OSR ha contribuito attivamente alla stesura del Piano Nazionale per la Medicina di Genere (emanato nel 2019) e delle monografie del Ministero della Salute ‘Medicina di genere e Covid-19’ e sta attivamente partecipando ai lavori dell’Osservatorio Nazionale per la Medicina di Genere recentemente istituito.
Qui puoi trovare i lavori scientifici attinenti la medicina di genere dell’anno 2021 e dell'anno 2022 prodotti dal personale clinico e ricercatore.
La nascita della Medicina di Genere
Nel 1991 la dottoressa Bernardine Healy, cardiologa e direttrice dell’Istituto Nazionale di Salute Pubblica statunitense, menziona per la prima volta la Medicina di genere (MDG), evidenziando la necessità di curare in maniera differente uomini e donne con una stessa patologia: l’infarto cardiaco.
Secondo il piano nazionale per la medicina di genere pubblicato nel 2019, il concetto di Medicina di Genere nasce dall’idea che le differenze tra uomini e donne in termini di salute siano legate non solo alla loro caratterizzazione biologica e alla funzione riproduttiva, ma anche a fattori ambientali, sociali, culturali e relazionali definiti dal termine ‘genere’.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce il ‘genere’ come il risultato di criteri costruiti su parametri sociali, circa il comportamento, le azioni e i ruoli attribuiti ad un sesso, e come elemento portante per la promozione della salute. Le diversità nei generi si manifestano:
- nei comportamenti (stili di vita, vissuto individuale, ruolo sociale);
- nello stato di salute (patologie, tossicità ambientale e farmacologica, salute mentale e disabilità);
- nel ricorso ai servizi sanitari (prevenzione, diagnosi, ricovero, medicina d’urgenza, uso di farmaci e dispositivi medici);
- nel vissuto di salute.
La Medicina di Genere oggi: salute su misura
Oggi la Medicina di Genere è considerata un pilastro fondamentale nella costruzione di sistemi sanitari innovativi fondati sull'idea di appropriatezza e personalizzazione delle cure.
Infatti, molte malattie comuni a uomini e donne presentano spesso differente incidenza, sintomatologia e gravità. Uomini e donne possono presentare inoltre una diversa risposta alle terapie e reazioni avverse ai farmaci. Anche l’accesso alle cure presenta rilevanti disuguaglianze legate al genere.
In quest’ottica, nella valutazione delle patologie e nella loro gestione, andranno considerati oltre al sesso biologico anche parametri quali età, etnia, livello culturale, confessione religiosa, orientamento sessuale, condizioni sociali ed economiche con attenzione al genere.
Devono inoltre essere considerate le criticità relative allo stato di salute delle persone transessuali e intersessuali che, pur condividendo molte delle esigenze sanitarie della popolazione generale, presentano particolari necessità specialistiche.