Cosa causa il dolore al bulbo oculare?

PUBBLICATO IL 08 SETTEMBRE 2023

Incidenti domestici e sul lavoro, sport all’aria aperta e patologie: le cause del dolore al bulbo oculare sono molteplici. Quando rivolgersi al medico oculista e quando andare in pronto soccorso? Ce ne parla il dottor Luigi Capone, oculista dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

 

Cosa è il dolore al bulbo oculare

Il dolore al bulbo oculare e all’area periorbitale o retrobulbare è uno dei sintomi che caratterizza un processo infiammatorio a carico di un tessuto o di un organo del corpo: può essere di grado lieve, moderato o severo (dolore lancinante/invalidante) e può colpire ogni età, senza distinzione tra uomini, donne, bambini o anziani.

Il dolore può essere riferito direttamente al bulbo oculare o essere esteso alla regione orbitale (la porzione del viso che avvolge il bulbo oculare) e da qui coinvolgere anche tutto il volto o solo una parte di esso. “Il dolore può anche essere un dolore retro-bulbare, cioè avvertito dal paziente all’interno dell’occhio e non sulla superficie, come invece avviene in caso di abrasione corneale e sensazione di corpo estraneo nell’occhio”, spiega il dott. Capone.

 

I sintomi

Tutti i casi di dolore al bulbo oculare, a prescindere dalla intensità del dolore percepito dal paziente, possono presentare i seguenti sintomi e segni visibili durante la visita specialistica con l’oculista: 

  • occhi rossi;
  • palpebre gonfie;
  • prurito agli occhi;
  • lacrimazione abbondante;
  • fastidio persistente;
  • dolore acuto;
  • sensazione di sabbia o corpo estraneo nell’occhio;
  • vista offuscata;
  • mal di testa;
  • nausea;
  • malessere generale.

Quando andare al pronto soccorso 

“I sintomi non vanno mai sottovalutati – avverte l’oculista - e in caso di dolore acuto all’occhio serve presentarsi al pronto soccorso, meglio ancora sarebbe poter recarsi a un pronto soccorso oftalmico (specializzato nella cura degli occhi) per escludere cause patologiche tali da creare un danno permanente e invalidante alla vista. 

Nel caso di incidente domestico o sul lavoro per accidentale contatto con sostanze chimiche (es. detersivi e spray per le pulizie domestiche ecc.), sciacquare abbondantemente l’occhio con acqua fresca (in modo tale da rimuovere più velocemente eventuali residui della sostanza che ha provocato l’irritazione) e poi recarsi dal medico oculista o in pronto soccorso oculistico per eseguire un’accurata valutazione”.

 

Quali sono le cause

“Le cause del dolore al bulbo oculare sono molteplici e possono derivare da: 

  • patologie oftalmiche e non oftalmiche
  • traumi (colpo/trauma all’occhio o graffio causato da corpi estranei o unghie); 
  • esposizione ad agenti irritanti (chimici o fisici) che, senza adeguati dispositivi di protezione individuale (Dpi) come occhiali da sole e mascherine protettive per gli occhi professionali, possono danneggiare gli occhi e la funzione visiva anche in modo permanente”. 

Patologie oftalmiche 

Le patologie oftalmiche che causano il dolore al bulbo oculare sono: 

  • le congiuntiviti, che sono disfunzioni della superficie dell’occhio soprattutto quando coinvolgono la cornea (cheratocongiuntiviti);
  • la sindrome dell’occhio secco, una patologia a sé stante rispetto alle congiuntiviti, che nei suoi diversi gradi può manifestare dolore al bulbo oculare;
  • abrasione corneale (graffio di neonato all’occhio della madre mentre è in allattamento, urto con unghie o oggetti ecc.);
  • presenza di corpo estraneo nell’occhio (per esempio, una scheggia);
  • infiammazione del nervo trigemino con lacrimazione, prurito e dolore agli occhi, offuscamento e calo della vista accompagnati o meno da mal di testa (cefalea, emicrania), dolore alla cervicale, nausea e vomito.

Rientra tra le patologie oftalmiche di origine non traumatica l’attacco acuto di glaucoma.

In base alle statistiche e all’esperienza del dottore, ecco la classifica delle cause più frequenti di dolore al bulbo oculare: 

  1. Blefarite 
  2. Trauma all’occhio (ustioni e abrasione corneale)
  3. Calazio
  4. Abrasione/ulcera corneale
  5. Uveite
  6. Dacriocistite
  7. Attacco acuto di glaucoma
  8. Neurite ottica retrobulbare

Patologie non oftalmiche 

Le patologie non oftalmiche che possono presentare dolore al bulbo oculare, invece, sono:

  • sinusite;
  • cefalea ed emicrania;
  • dengue (malattia trasmessa da zanzare);
  • Herpes simplex e herpes zoster oftalmico.

 

Diagnosi

Oltre agli esami con le apparecchiature, tradizionali o di ultima generazione, utilizzate in oculistica per la valutazione della funzione visiva, la scala che misura il dolore al bulbo oculare è uno degli strumenti diagnostici di cui si avvale il medico durante la prima visita oculistica o la visita in urgenza presso il pronto soccorso oculistico. 

Si tratta di una scala di autovalutazione del malessere agli occhi che, attraverso i numeri da 1 a 10, consente al paziente di descrivere al medico l’intensità del male agli occhi percepito: da un dolore minimo e tollerabile, un fastidio più che un dolore vero e proprio (valore 1), a un dolore massimo e insopportabile che può peggiorare la qualità della vita del paziente e può essere accompagnato da nausea e vomito e impossibilità di portare avanti compiti semplici (valore 10).
 

Terapia

La terapia dipende dalla causa che ha determinato il dolore al bulbo oculare. “In tutti i casi è consigliato: 

  • non strofinarsi gli occhi; 
  • non tentare di togliere da soli ciò che è entrato nell’occhio (granello di sabbia, ciglia, polvere, scheggia di legno/vetro/metallo/plastica ecc.). 

In caso di abrasione corneale - spiega il dottor Capone -, il medico potrebbe prescrivere: 

  • collirio specifico a base di antibiotici; 
  • analgesici (per mitigare il dolore); 
  • riposo dalla visione per diversi giorni fino a guarigione (potrebbe essere necessario tenere gli occhi chiusi con bende o garze per un periodo limitato)”.
Cura e Prevenzione