Il prestigioso Consolidator Grant del Consiglio Europeo delle Ricerche assegnato a Renato Ostuni

PUBBLICATO IL 31 GENNAIO 2023

Oggi, martedì 31 gennaio 2023, lo European Research Council (ERC) ha assegnato i Consolidator Grants, i finanziamenti alla ricerca più ambiti d’Europa per scienziati in una fase intermedia della loro carriera. 

Ad aggiudicarsene uno, del valore di 2 milioni di euro per 5 anni, c’è Renato Ostuni, responsabile dell’Unità di ricerca in Genomica del Sistema Immunitario Innato presso l’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget) e professore associato di Istologia all’Università Vita-Salute San Raffaele. Già nel 2017 il prof. Ostuni era risultato vincitore di un ERC Starting Grant per giovani ricercatori.

“Vincere un grant ERC è difficile, ottenerne 2 consecutivi è piuttosto raro, per l’elevata competizione e il prestigio del finanziamento. Un riconoscimento che premia la nostra visione scientifica e i promettenti risultati ottenuti negli ultimi anni. Inoltre, è una conferma di come l’integrazione tra la ricerca scientifica, clinica e accademica di eccellenza nel nostro Istituto fornisca terreno fertile per elaborare e sviluppare progetti di frontiera“, spiega lo scienziato del San Raffaele. 

Renato, classe 1983, alpinista e trail runner, è laureato in Biotecnologie all’Università di Milano-Bicocca e ha un dottorato in Medicina Molecolare e Traslazionale. È arrivato nel 2015 all’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (SR-Tiget) con un obiettivo: sviluppare nuovi approcci di medicina rigenerativa per le malattie genetiche e i tumori, combinando analisi genomiche avanzate del sistema immunitario con tecniche di ingegneria genetica e cellulare.

Oggi è a capo di un laboratorio di circa 15 persone, in cui biologi, medici e bioinformatici lavorano fianco a fianco per decifrare i principi alla base dello sviluppo e della funzione del sistema immunitario innato, la prima linea di difesa dell’organismo contro le infezioni e l’insorgenza di numerose patologie, quali il cancro. 

 

Il progetto

Il primo importante finanziamento dell’ERC Starting Grant ha posto le basi per il progetto vincitore. Nel corso di questi studi, il gruppo di ricerca di Ostuni ha infatti identificato un sottogruppo di macrofagi (un tipo di cellule del sistema immunitario) con una caratteristica particolare: erano in grado di amplificare uno stato infiammatorio, promuovendo la crescita del tumore del pancreas.

Spiega Ostuni: “Grazie al Consolidator Grant, lavoreremo per trovare strategie per riprogrammare geneticamente questi macrofagi, in modo da favorire l’attivazione della risposta immunitaria contro il tumore”.

Per farlo, il gruppo svilupperà 3 obiettivi di ricerca

  • identificare geni o farmaci capaci di modulare l‘attività di questi macrofagi, in modo da risvegliarne l’attività antitumorale;
  • osservare l’effetto dei macrofagi così riprogrammati sul microambiente tumorale in modelli animali della malattia;
  • studiare il comportamento di questi macrofagi nel loro ‘habitat naturale’, il tessuto tumorale, attraverso tecnologie innovative di spatial transcriptomics in grado di svelare le caratteristiche molecolari di migliaia di singole cellule nel loro microambiente e di capire come esse interagiscono con tutto ciò che si trova attorno a loro.

 

L’obiettivo 

“Dai nostri studi è emerso che il sottogruppo di macrofagi da noi identificato nel cancro del pancreas è presente anche in altre tipologie di tumore. Sospettiamo inoltre che queste cellule siano coinvolte nei processi di riparo dei tessuti dopo danno. La speranza è che le strategie che stiamo sviluppando possano permetterci di modificare il microambiente tumorale e stimolare risposte immunitarie protettive e, al contempo, guidare nuovi approcci di medicina rigenerativa per il trattamento di alcune malattie genetiche”.

I risultati delle ricerche del professor Ostuni sono stati pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche e gli sono valsi importanti riconoscimenti quali: 

  • elezione nel Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute; 
  • conferimento di premi italiani e internazionali; 
  • supporto da parte dalle più competitive agenzie di finanziamento.

 

Il messaggio

“Fare ricerca è come correre un’ultramaratona in montagna. Per quanto ci si possa allenare, non si è mai davvero preparati a tutte le incognite e difficoltà che si incontreranno durante il percorso; si affronta una salita alla volta, tenendo in mente l’obiettivo finale, ma senza dimenticare di godersi il panorama! Per rimanere in metafora, il Consolidator Grant è un punto di ristoro con cibo abbondante e di grande qualità, circa a metà della gara. Un’iniezione di energia per arrivare in prossimità del traguardo nelle migliori condizioni”, conclude il professore.

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