Pemfigoide bolloso e delle membrane mucose
Cos’e
Il pemfigoide bolloso e il pemfigoide delle membrane mucose sono malattie rare bollose che interessano la cute e le mucose. Entrambe le malattie sono caratterizzate dalla presenza di infiammazione degli strati più profondi delle mucose.
Una forma particolarmente severa è il pemfigoide cicatriziale oculare, gravato da un elevato rischio di irreversibili alterazioni della capacità visiva.
Come si riconoscono
Le infiammazioni degli strati più profondi delle mucose cha danno origine alle malattie rare pemfigoide bolloso e pemfigoide delle membrane mucose hanno sintomi talvolta simili, vediamo quali sono nel dettaglio.
Come si riconosce il pemfigoide bolloso
I sintomi del pemfigoide bolloso sono:
- presenza di placche infiammatorie pruriginose che assomigliano a lesioni eczematose o orticarioidi (fase prodromica);
- lesioni bollose, tese, a forma di cupola, di circa 1 – 3 cm di diametro che successivamente evolvono formando erosioni e croste nei siti in cui le bolle si rompono (fase bollosa).
Le lesioni solitamente guariscono senza la formazione di cicatrici. Le aree più frequentemente interessate sono le estremità e il tronco. Nel 10-30% dei casi vi è la concomitante presenza di lesioni mucose.
Come si riconosce il pemfigoide delle membrane mucose
I sintomi del pemfigoide delle membrane mucose sono:
- gengivite desquamativa;
- presenza di erosioni a livello della mucosa orale.
L’infiammazione delle mucose e membrane può colpire altri siti potenziali come la congiuntiva oculare, la cute, il faringe, le mucose genitali, la mucosa nasale e l’esofago.
A differenza del pemfigoide bolloso, le lesioni del pemfigoide delle membrane mucose tendono a risolversi con la formazioni di cicatrici. Le cicatrici possono determinare importanti alterazioni funzionali a livello degli organi interessati.
Come si cura
La terapia si basa sull’utilizzo di farmaci corticosteroidi in forma topica o sistemica nei casi con interessamento diffuso.
Spesso è necessario ricorrere a una terapia immunosoppressiva sistemica (methotrexate, micofenolato mofetil, azatioprina, ciclofosfamide, rituximab), che deve essere guidata da uno specialista. L’interessamento oculare deve essere strettamente monitorato da un oculista esperto.
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