Displasia setto-ottica
Cos'è
La displasia setto-ottica (SOD), anche detta sindrome di de Morsier o sindrome di Kaplan-Grumbach-Hoyt, è una malattia genetica rara caratterizzata da aplasia o ipoplasia del setto pellucido (la membrana che separa i ventricoli cerebrali) e/o dei nervi ottici e del chiasma ottico e/o dell'ipofisi e dell'ipotalamo. Tale condizione può anche provocare perdita del visus (acutezza visiva) e malformazioni cerebrali di gravità variabile, dall'aplasia del sistema olfattivo all'oloprosencefalia, spesso associate a ritardo mentale.
L'incidenza è di circa 1/10.000 nati vivi. Molti casi di SOD sono sporadici. Sono stati descritti anche casi familiari da mutazioni del gene HESX1 (3p21.2-p21.1), sia omozigoti (trasmissione autosomica recessiva), che eterozigoti (trasmissione autosomica dominante). 3 altri geni sono implicati in alcuni fenotipi correlati, assimilati allo spettro della SOD:
- le mutazioni di SOX2 (3q26.3-q27) si associano ad anoftalmia/macroftalmia, oltre ai segni clinici della SOD;
- le mutazioni/duplicazioni del gene SOX3 (Xq26.3) si associano a difetti delle strutture cerebrali della linea mediana e ipopituitarismo (senza difetti visivi);
- le mutazioni di OTX2 (14q21-q22) si associano a ipopituitarismo e ipoplasia dell'ipofisi anteriore, con o senza difetti visivi.
In meno dell'1% dei pazienti sono state identificate mutazioni in questi geni. Possono essere implicati fattori ambientali (abuso di alcol e droghe, giovane età materna).
Come si riconosce
La SOD può essere sospettata nel periodo prenatale con l'ecografia e le successive indagini di RM sul feto e nei neonati con ipoglicemia, ittero, micropene (con o senza criptorchidismo) e nistagmo, con o senza anomalie della linea mediana (come la palatoschisi).
La diagnosi clinica richiede la presenza di almeno 2 dei segni della triade classica:
- ipoplasia del nervo ottico (mono- o bilaterale);
- anomalie degli ormoni ipofisari;
- difetti delle strutture cerebrali della linea mediana.
La gravità è variabile; solo il 30% dei pazienti presenta la triade completa e la maggior parte associa anche altri segni, come disturbi visivi variabili dal nistagmo fino alla cecità. L'ipopituitarismo è presente nel 62-80% dei casi e il deficit dell'ormone della crescita è l'anomalia endocrinologica più frequente. I difetti delle strutture cerebrali della linea mediana comprendono l'agenesia del setto pellucido (60% dei casi) e/o del corpo calloso. Sono state inoltre descritte malformazioni corticali (a volte definite come sindrome SOD plus). Altri segni clinici sono:
- diabete insipido;
- disturbi del sonno;
- autismo;
- pubertà precoce;
- obesità;
- disturbi della termoregolazione;
- anosmia;
- sordità neurosensoriale;
- cardiopatie;
- anomalie delle dita;
- microftalmia;
- coloboma.
La diagnosi può essere confermata dagli esami oftalmologici, dalla RM e dai test dinamici della funzionalità ipofisaria.
Come si cura
Il trattamento è sintomatico e la presa in carico multidisciplinare, con un follow-up regolare. I deficit ormonali sono trattati con la terapia ormonale sostitutiva.
I bambini possono beneficiare di:
- programmi riabilitativi per i difetti visivi e gli altri deficit;
- terapie occupazionali.
La prognosi è variabile e dipende dalla gravità della malattia. La diagnosi precoce si associa a una prognosi migliore, in quanto permette una tempestiva presa in carico dei deficit ormonali e dei disturbi visivi.
Contatti
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