Malattie Rare

Anemie ereditarie (escluso: Deficit Di Glucosio-6-Fosfato Deidrogenasi)

Cosa sono

Le anemie ereditarie sono un ampio gruppo di malattie del sangue, caratterizzate da una ridotta concentrazione di emoglobina, a causa di una distruzione eccessiva di globuli rossi o di una insufficiente produzione. Possono essere dovute a difetti: 

  • nella membrana dei globuli rossi (es. sferocitosi, ellissocitosi); 
  • nelle catene globiniche (es. talassemie, anemia falciforme); 
  • enzimatici (es. favismo o deficit di G6PD). 

Tra le più frequenti vi sono la talassemia (o anemia mediterranea) e l’anemia a cellule falciformi. In entrambi i casi è comune in Italia lo stato di portatore sano. Essere portatore non comporta disturbi clinici, di solito le persone portatrici sono asintomatiche.

Tuttavia da 2 genitori portatori può nascere un figlio affetto da una forma grave, come la talassemia trasfusione dipendente o l’anemia a cellule falciforme (o drepanocitosi).

Come si riconoscono

Le persone affette possono manifestare i sintomi tipici dell'anemia tra i quali: 

  • stanchezza; 
  • pallore; 
  • affaticamento; 
  • tachicardia; 
  • mancanza di respiro.  

Se vi è aumentata distruzione dei globuli rossi (o emolisi) potrà esserci anche: 

  • ittero (pelle e mucose giallastre);  
  • urine scure; 
  • milza ingrossata; 
  • calcoli della colecisti; 
  • aumentato rischio trombotico. 

Nei bambini l’anemia si può manifestare con: 

  • inappetenza; 
  • irritabilità; 
  • infezioni ricorrenti;  
  • dolori addominali o ossei; 
  • disturbi di crescita; 
  • alterazioni scheletriche dovute all'iperattività midollare. 

Può esserci una storia familiare di anemia ereditaria oppure il soggetto affetto può essere il primo in famiglia. La diagnosi si basa su:

  • storia clinica personale e familiare; 
  • comuni esami di laboratorio (emocromo, indici di emolisi, reticolociti, elettroforesi dell'emoglobina);
  • osservazione dello striscio di sangue periferico; 
  • indagini di secondo livello inclusi test genetici in base al sospetto clinico.

Come si curano

Le opzioni terapeutiche sono estremamente variabili in funzione del tipo di anemia ereditaria e della sua gravità, variando tra:

  • semplice osservazione clinica; 
  • trasfusioni di sangue; 
  • farmaci che stimolano la maturazione del globulo rosso; 
  • approcci di trapianto di midollo, da donatore o da se stesso tramite correzione genetica. 

Infatti, di recente, la terapia genica e il gene editing da se stessi sono diventate valide opzioni terapeutiche che, completata la fase sperimentale, si stanno affacciando tra le opzioni terapeutiche disponibili. 

In generale, è opportuno affidarsi ad un centro di riferimento per discutere caso per caso il miglior approccio terapeutico.  

Contatti

Fabio Ciceri

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Maria Pia Cicalese (pazienti pediatrici)