Adrenoleucodistrofia
Cos’è
L’adrenoleucodistrofia è una malattia rara (prevalenza stimata 1/20.000) che colpisce il sistema nervoso e le ghiandole surrenali. Essa è causata da mutazioni del gene X-ALD, localizzato sul cromosoma X: in genere solo i maschi presentano i sintomi, mentre le femmine, a parte alcune eccezioni, sono portatrici sane. In alcuni casi la malattia si trasmette in modo sporadico: l’alterazione genetica compare direttamente nell’individuo colpito e non è presente nella madre.
Come si riconosce
Questa malattia colpisce principalmente:
- il sistema nervoso (con distruzione progressiva della mielina, la sostanza che riveste le cellule nervose);
- le ghiandole surrenali (con conseguente carenza di alcuni ormoni).
Ne esistono 3 forme:
- la forma cerebrale colpisce durante l’infanzia e i bambini affetti mostrano disturbi comportamentali e dell’apprendimento, che portano a difficoltà nella lettura, nella scrittura e nella comprensione dei discorsi orali. Possono inoltre insorgere disturbi della vista, dell’udito e del movimento.
- L’adrenomieloneuropatia si manifesta tra i 20 e i 30 anni, con la comparsa di:
- paraparesi (rigidità e debolezza delle gambe);
- disturbi degli apparati genitale e urinario;
- disturbi neurologici.
- La maggior parte delle persone colpite mostra anche insufficienza surrenalica.
- La terza forma prende il nome di morbo di Addison e si presenta con insufficienza surrenalica, ma in genere senza coinvolgimento neurologico; può comparire nell’infanzia o in età adulta.
La variabilità clinica della malattia è molto elevata, anche all’interno della stessa famiglia.
La diagnosi si basa sull’osservazione clinica e viene in genere sostenuta da:
- esami strumentali (risonanza magnetica);
- esami di laboratorio (misurazione dei livelli di acidi grassi a catena lunga nel sangue).
È disponibile l’analisi genetica, che viene in genere utilizzata per la diagnosi prenatale.
Come si cura
La forma cerebrale infantile può essere trattata con beneficio mediante trapianto di midollo da donatore sano, a patto che il trapianto sia eseguito molto precocemente (QI>70).
L’olio di Lorenzo (una miscela di acidi grassi non saturi a catena lunga) può ridurre il danno cerebrale se somministrato in fase molto precoce, prima dei 6 anni.
Per le altre forme la terapia si basa sul supporto dietetico e sulla terapia dei sintomi (riabilitazione, etc).
Contatti
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