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Il dottor Ubaldo del Carro è medico neurologo presso l’Unità Operativa di Neurologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, diretta dal professor Massimo Filippi, e Direttore della Neurofisiologia Intraoperatoria e coordinatore della Pelvic Unit.

Dopo essersi laureato in medicina e chirurgia, si è specializzato presso L'Università degli Studi di Milano. Ha poi frequentato la divisione di Neurologia dell'Ospedale San Raffaele dal 1982, prima come studente e specializzando per poi diventare Aiuto Neurologo per attività clinica.

Il dottor Del Carro ha partecipato a corsi pratici residenziali tra cui Corso di Cultura Elettromiografica e Neurofisiopatologia Clinica dell’Università di Ferrara (1987), Corso di Formazione di Elettroencefalografia ed Epilettologia di Gargnano (BS) – Università di Milano, e Pratical Course on neuro-Urology (Maastricht 2000).

Il dottor Del Carro si è occupato, durante il periodo della specializzazione, di malattie muscolari, collaborando con U.I.L.D.M per indagine epidemiologica delle miopatie distrofiche e loro inquadramento neurofisiologico.

Dal 2001 come Responsabile del Servizio di Neurofisiologia si è occupato della diagnostica funzionale delle patologie del sistema nervoso centrale e periferico (EMG e Potenziali Evocati Multimodali) diventando Responsabile del Centro di Formazione SINC per il modulo di EMG e PE.

È stato coordinatore del Gruppo di studio SINC Neurofisiologia del Pavimento Pelvico ed attualmente coordinatore della Pelvic Unit dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.

Nell'ambito dei disturbi del movimento è responsabile dell'ambulatorio per il trattamento con Tossina Botulinica delle distonie focali e spasticità.

È Responsabile dell'ambulatorio per il trattamento con tossina botulinica della cefalea emicranica cronica. Dal 2021 è nominato Direttore della neurofisiologia Intraoperatoria.

Rispetto all’attività di ricerca, il dottor Del Carro è impegnato in ambito clinico, con studi sulle malattie del nervo periferico e delle patologie che coinvolgono il pavimento pelvico. L’attività di ricerca sperimentale si è incentrata sull’applicazione di metodiche neurofisiologiche in modelli animali (primati e roditori) di malattie genetiche ed acquisite, con la finalità di perfezionare metodiche sensibili nel caratterizzare i meccanismi fisiopatogenetici e validare strumenti di verifica dell’efficacia per nuovi e innovativi percorsi terapeutici.