Cos’è lo streptococco e come si prende

PUBBLICATO IL 13 MAGGIO 2024

Lo streptococco è un batterio che vive normalmente sul nostro organismo. Le principali infezioni batteriche sono causate da un sottogruppo della famiglia di batteri denominato streptococco di Gruppo A. 

Ne abbiamo parlato meglio con il professor Lorenzo Dagna, primario dell’Unità di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie Rare all’IRCCS Ospedale San Raffaele e Professore Associato di Medicina Interna all’Università Vita-Salute San Raffaele, che ci spiega nello specifico cos’è lo streptococco, i principali sintomi, la diagnosi e la cura della malattia.

 

Cos’è lo streptococco

“Gli streptococchi sono dei batteri che vivono normalmente all’interno della nostra gola - spiega il prof. Dagna -. Quelli che sono associati potenzialmente a delle complicazioni appartengono a uno specifico sottogruppo chiamato streptococco di gruppo A

Non è particolarmente necessario cercare una causa della presenza dello streptococco, poiché è piuttosto normale che viva nel nostro organismo”.

 

La faringite da streptococco

“La malattia principale che provoca lo streptococco è la faringite, un’infiammazione della gola. Alcune caratteristiche aiutano a fare una diagnosi di faringite streptococcica come:

  • febbre molto alta;
  • brividi;
  • forte mal di gola con un inizio molto violento. 

La faringite è rilevante a tutte le età, tipicamente nel bambino e nell’adolescente, ma può svilupparsi anche negli adulti”, approfondisce lo specialista. 

 

La scarlattina

“Nel bambino, soprattutto alla prima infezione dello streptococco, può svilupparsi la scarlattina - spiega il prof. Dagna - . È una manifestazione cutanea dove compare un rash cutaneo che dà un aspetto alla cute ‘a carta vetrata’. Si riconosce tipicamente, perché inizia dalle pieghe dell’ascella, si diffonde in tutto il corpo risparmiando la bocca dove si nota una zona molto pallida.

Solitamente, compare in quelle persone che hanno sviluppato una faringite da streptococco nelle settimane precedenti. È una forma di risposta da ipersensibilità a una tossina che lo streptococco produce”.

 

Malattia reumatica 

L’altra manifestazione per la quale lo streptococco A è conosciuto è la malattia reumatica. La causa del suo sviluppo è riconducibile alla presenza di alcune proteine dello streptococco che assomigliano notevolmente ad alcune strutture del nostro corpo. Il sistema immunitario monta una risposta contro queste proteine dello streptococco e, sbagliando, attacca anche il nostro corpo. 

“Sembrerebbe che il nostro sistema immunitario venga ingannato e risponda attaccando sia le proteine dello streptococco, sia alcune strutture del nostro organismo, infiammandole e causando dei danni”, continua l’esperto. 

Questo è vero in presenza di alcuni fattori di tipo genetici, compresi solo in parte, ma non è detto che un bambino che prende lo streptococco sviluppi poi anche la malattia reumatica. Non è al momento comprensibile chi potrebbe svilupparla. Per cui se una persona ha avuto episodi ricorrenti di queste infezioni è bene trattarla.

Artrite

“La malattia reumatica, da un punto di vista clinico - prosegue lo specialista - può svilupparsi attraverso l’artrite, un’infiammazione delle articolazioni, che è il sintomo iniziale da prendere in considerazione come elemento scatenante di questa malattia”.

Cuore

“La malattia reumatica può coinvolgere anche il cuore in particolar modo danneggiando le valvole cardiache, che possono infiammarsi a seguito di questa malattia e danneggiarsi - specifica il medico - . Potrebbe esserci un problema diretto alla valvola nel caso in cui non venga eseguita una diagnosi e istituita tempestivamente una terapia, determinando una sua degenerazione anticipata. 

Nei pazienti con malattia reumatica e interessamento valvolare cardiaco, osserviamo precocemente, in giovane età, quelle alterazioni valvolari che più tipicamente osserviamo in soggetti anziani con più di 80-90 anni. È spesso necessario procedere a una riparazione o sostituzione delle valvole ammalate. 

La malattia reumatica da streptococco può infiammare anche altre strutture del cuore:

  • il cuore come muscolo cardiaco provocando la miocardite;
  • il sacco che avvolge il cuore, il pericardio, e gli permette di muoversi liberamente nel torace, provocando una pericardite su base reumatica”.

Corea di Sydenham o ‘ballo di San Vito’

Lo specialista continua e aggiunge: “Un’altra manifestazione può essere la Corea di Sydenham (dal nome dell’autore che l’ha descritta), una manifestazione neurologica caratterizzata da dei movimenti involontari. Viene gergalmente chiamata ‘ballo di San Vito’”.

Le manifestazioni cutanee

La malattia reumatica da streptococco può, inoltre, sviluppare delle manifestazioni cutanee attraverso la formazione di:

  • macchie sulla pelle;
  • eritema marginato;
  • noduli sottocutanei.

Reni

“Infine - aggiunge il medico - a causa di un eccesso di risposta del sistema immunitario, può esserci anche un’infiammazione dei reni.”

 

La diagnosi con il tampone

Per verificare la presenza di questo germe, si effettua un tampone rapido faringeo attraverso il quale si vanno a individuare le proteine dello Streptococco Beta emolitico di gruppo A.

“Un’altra possibilità di diagnosi - continua - è recarsi in un laboratorio di analisi dove viene eseguito lo stesso identico tampone o si può mettere in coltura un prelievo ottenuto toccando la faringe del paziente per evidenziare eventualmente la presenza dello Streptococco Beta emolitico di gruppo A ed eventualmente testare su di esso l’efficacia di alcuni antibiotici. 

Molte persone, per la diagnosi, si basano sul TAS (titolo antistreptolisinico), un esame del sangue, ma ciò non è un parametro affidabile. Il TAS permette di affermare se una persona da negativa diventa positiva a causa di un contatto. Tuttavia, dal momento che il contatto con lo streptococco avviene nella quasi totalità dei casi nei primi anni di vita, è pressoché impossibile non avere mai incontrato questo germe. Il fatto di possedere un TAS alto o basso non significa nulla, ma indica solo che è avvenuto un contatto nei mesi/anni precedenti”.

 

Come si cura lo streptococco

Nel momento in cui queste manifestazioni si realizzano, è importante intervenire sul fattore scatenante lo streptococco e anche sull’infiammazione che si è sviluppata in modo non controllato.

“Si utilizzeranno dei farmaci che vanno a trattare l’infezione dello streptococco attraverso degli antibiotici e, qualora ci siano segni che indichino la presenza di una malattia reumatica, adottare una terapia immuno-soppressiva e infiammatoria per mitigare le manifestazioni del sistema immunitario che sta aggredendo l’organismo - afferma il professore -.

Se un bambino o un adolescente ha lo streptococco in gola si preferisce curarlo. La faringite dello Streptococco Beta Emolitico di gruppo A è l’unica forma di tonsillite batterica per la quale esiste un consenso per fare un trattamento. Assumere l’antibiotico riduce la durata della malattia, ma non è dimostrato in modo chiaro che dare l’antibiotico a tutti determini un miglioramento della prognosi delle persone che ne sono affette. Non è detto che trattare tutti sistematicamente sia la soluzione giusta a causa degli effetti collaterali da antibiotici. 

Se la faringite è causata dallo streptococco di gruppo A bisogna trattarla, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti, attraverso l’uso della penicillina o di farmaci simili, quali l’amoxicillina. Il trattamento deve durare almeno 10 giorni altrimenti non si eradica completamente l’infezione e aumenta il rischio di creare resistenze.
Un’altra soluzione è l’iniezione di penicillina in muscolo che dà una copertura di almeno 15 giorni attraverso una sola somministrazione e un’azione più adeguata.”

Le persone con frequenti tonsilliti da Streptococco possono sviluppare, come sopra spiegato, dei segni connessi alla malattia (come un’artrite o dolori articolari). Ciò rappresenta un campanello d’allarme che potrebbe essere il primo segno di una malattia reumatica. Si deve quindi trattare l’artrite con farmaci antinfiammatori o immuno-soppressori, necessari per spegnerla. Contemporaneamente si inizia un trattamento di bonifica dello streptococco tramite iniezioni mensili di penicillina per eradicare lo streptococco.

“Nelle persone che vivono con persone affette da Streptococco può essere necessaria la medesima cura dal momento che essi potrebbero attaccare il batterio ad un bambino che è a maggior rischio di sviluppare complicazioni - conclude il prof. Dagna - 

Un adulto con lo Streptococco in gola che non ha mai sviluppato alcuna complicazione, come la malattia reumatica, è improbabile che la sviluppi. Come tutte le tonsilliti, lo streptococco può dare complicanze locali come la formazione di ascessi, ma la sua peculiarità è che provoca anche altre complicanze mediate dal sistema immunitario”.

Cura e Prevenzione