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Elettrocardiogramma (ECG) sotto sforzo

Che cos’è l’elettrocardiogramma?

L’elettrocardiogramma o ECG è un test diagnostico effettuato per registrare l’attività elettrica del cuore, così da poterne valutare il generale stato di salute ed individuare diverse condizioni cardiache, aritmie del ritmo sinusale o cardiopatie. L’indagine viene effettuata mediante uno strumento chiamato elettrocardiografo, il quale è in grado di registrare la funzione cardiaca e riprodurla graficamente sotto forma di tracciato.

A seconda del caso, un cardiologo può prescrivere diverse tipologie di ECG, che si differenziano principalmente in base alla funzione specifica e alle modalità di esecuzione: l’ECG standard o a riposo, l’ECG dinamico secondo Holter e l’ECG sotto sforzo o test ergometrico.

  • Elettrocardiogramma a riposo: serve a registrare la funzione cardiaca in condizioni normali. Esso prevede il posizionamento di 12-15 elettrodi sul torace, sulle braccia e sulle gambe del paziente; il test dura in genere pochi minuti, durante i quali bisogna solo rimanere distesi, respirare regolarmente ed evitare di parlare o muoversi.
  • Elettrocardiogramma da sforzo: valuta le variazioni dell’ECG durante l’attività fisica e serve a valutare il comportamento cardiaco quando viene sottoposto a sforzo; dopo aver posizionato gli elettrodi, per effettuare la misurazione, generalmente, al paziente viene richiesto di pedalare su di una cyclette oppure correre su un tapis roulant per 5 - 20 minuti.
  • Elettrocardiogramma dinamico secondo Holter: viene effettuato per monitorare la funzione cardiaca durante un periodo di tempo più lungo, in genere 24 – 48 ore; esso è solitamente prescritto per diagnosticare aritmie a carattere discontinuo, che non verrebbero individuate mediante un ECG standard.  Per effettuare l’esame, vengono applicati degli elettrodi collegati ad un dispositivo portatile che registra l’attività cardiaca e permette di estrapolare il tracciato in un secondo momento.

Perché viene effettuato?

Il test da sforzo permette di monitorare il funzionamento cardiaco quando viene sottoposto ad un’attività fisica intensa: esso consente di individuare le variazioni nel numero di battiti e alterazioni nel ritmo cardiaco; l’esame prevede l’esecuzione di semplici esercizi fisici, oppure la somministrazione di farmaci specifici adatti a simulare gli effetti di uno sforzo. Su richiesta del medico, durante l’ECG da sforzo può essere prescritto il consumo di ossigeno, al fine di valutare la variazione dei livelli di pressione arteriosa e monitorare la risposta polmonare relativa alla funzionalità respiratoria.

L’ECG da sforzo consente di esaminare le reazioni dell’apparato cardiocircolatorio e diagnosticare eventuali anomalie che non verrebbero evidenziate in condizioni normali. In particolare, esso è indicato per approfondire lo studio di:

  • cardiopatie ischemiche;
  • aritmie;
  • ipertensione arteriosa;
  • angina pectoris;
  • valutare l’efficacia di interventi come angioplastica e bypass;
  • in alcuni casi, questa indagine viene prescritta per valutare gli effetti di determinati farmaci sul cuore.

Come dovrei prepararmi?

L’ECG è un esame non invasivo che non comportata rischi per il paziente e non richiede nessuna particolare preparazione. Alcuni accorgimenti utili possono essere:

  • indossare indumenti comodi che permettano libertà di movimento;
  • effettuare il test a digiuno da almeno 2-3 ore;
  • evitare l’assunzione di alcool o caffeina;
  • astenersi dal fumo;
  • non praticare sport impegnativi nelle 4-5 ore precedenti l’esame;
  • assumere regolarmente eventuali terapie farmacologiche, salvo diverse indicazioni da parte del medico.

*Queste sono informazioni indicative: è pertanto necessario contattare la struttura dove si esegue l'esame per ottenere informazioni specifiche sulla procedura di preparazione. 

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