Tumori

Tumore della tiroide

Che cos'è

I noduli della tiroide sono molto frequenti, risultando rilevabili alla palpazione del collo nel 3-7% della popolazione generale. Nella maggioranza dei casi si tratta di lesioni di natura benigna, come il gozzo uni o multinodulare, le cisti o gli adenomi follicolari. 

I tumori maligni della tiroide rappresentano invece una minoranza dei noduli tiroidei. Si tratta di carcinomi (differenziati e non) che possono avere origine dalle cellule follicolari della ghiandola, ovvero le cellule deputate alla produzione di ormoni tiroidei, o più raramente dalle cellule C, responsabili della produzione di calcitonina. 

In casi molto rari la tiroide può essere sede di linfomi, sarcomi o metastasi a distanza di altri tumori.

Le tipologie

I carcinomi della tiroide si suddividono in base all’istotipo, ovvero al tipo di cellule da cui hanno origine, e all’architettura di crescita del tumore: 

  • carcinoma papillare (75% dei tumori tiroidei): ha origine dalle cellule follicolari, il picco di incidenza è tra la quarta e la quinta decade di vita ed è più frequente nel sesso femminile. Può dare metastasi ai linfonodi del collo e il tasso di sopravvivenza a 10 anni è di oltre il 95%; 
  • carcinoma follicolare (15% dei tumori tiroidei): ha origine dalle cellule follicolari, l’età media di presentazione è intorno ai 60 anni. Predilige la diffusione attraverso il sangue, con possibili metastasi a ossa, polmoni, fegato e altre sedi. La sopravvivenza a 10 anni è del 98% per i tumori minimamente invasivi (che invadono pochi vasi intorno alla capsula), scende invece all'80% nei carcinomi invasivi;
  • carcinoma scarsamente differenziato e anaplastico (< 3% dei tumori tiroidei): le cellule tumorali perdono la differenziazione e non sono più simili al tessuto di origine. Sono tumori generalmente molto aggressivi; 
  • carcinoma midollare (7% dei tumori tiroidei): origina dalle cellule parafollicolari o cellule C, responsabili della produzione di calcitonina. Nella maggior parte dei casi si tratta di tumori sporadici che insorgono tra la quinta e la sesta decade di vita. Più raramente è familiare e si verifica nel contesto di sindromi genetiche, colpendo tipicamente i soggetti giovani.

I sintomi

Nella maggior parte dei casi i tumori della tiroide vengono riscontrati in maniera incidentale (cioè casualmente) durante accertamenti eseguiti per altri motivi. Raramente possono dare sintomi locali quali, ad esempio:

  • disfagia (difficoltà a deglutire);
  • disfonia (cambiamenti nel tono della voce);
  • dispnea (difficoltà a respirare) o sensazione di compressione nella regione del collo. 

Ciò accade per tumori di grandi dimensioni che comprimono le strutture del collo come, ad esempio, la trachea o l'esofago. 

Le disfunzioni tiroidee (ipo o ipertiroidismo), invece, non sono correlate alla presenza di tumori.

I fattori di rischio

L’esposizione a radiazioni ionizzanti (radioterapia nella regione del collo, procedure diagnostiche che richiedono radiazioni, incidenti nucleari) è uno dei pochi fattori di rischio accertati per il tumore della tiroide, specialmente se avviene in età infantile.
Un altro fattore di rischio è rappresentato dalla familiarità, ovvero dalla presenza di un familiare di primo o secondo grado affetto da tumore tiroideo. 

Alcuni fattori che hanno dimostrato un'associazione con altri tipi di tumore (es: obesità, fumo, diabete e interferenti endocrini) sono stati chiamati in causa come possibili fattori di rischio anche per il tumore della tiroide, sebbene gli studi disponibili in letteratura non abbiano dimostrato una chiara relazione causa-effetto.

Diagnosi

Quando si riscontra un nodulo tiroideo, è indicata una visita specialistica. Durante la visita, l'endocrinologo procede con l’anamnesi e l’esame obiettivo e richiede gli esami di laboratorio e gli approfondimenti strumentali più opportuni: in particolare l’ecografia del collo (eseguita da personale qualificato) rappresenta la metodica di scelta per la valutazione del nodulo e la stratificazione del rischio di malignità.
Quando ritenuto indicato, il nodulo viene sottoposto ad agoaspirato sotto guida ecografica. L’agoaspirato è una procedura poco invasiva, che consente il prelievo di cellule che vengono analizzate dall’anatomopatologo per ottenere una diagnosi citologica. 

In alcuni casi possono essere necessari ulteriori esami, come la TC del collo o la scintigrafia tiroidea.

Cure

La terapia dei tumori tiroidei nella maggior parte dei casi è chirurgica. Può essere proposto un intervento di loboistmectomia tiroidea (asportazione di un lobo e dell’istmo) o di tiroidectomia totale (asportazione dell’intera ghiandola). La dissezione dei linfonodi del collo può essere necessaria nei casi di tumori maligni con sospetta o documentata diffusione linfonodale. 

Dopo l’intervento chirurgico, sulla base dell’esito dell’esame istologico, il paziente può essere indirizzato alla Medicina Nucleare per l’eventuale terapia radiometabolica (somministrazione per via orale di iodio radioattivo), valutando il rischio di recidiva del singolo caso. Per tumori metastatici che non rispondono alla terapia con iodio radioattivo, può essere necessaria una terapia medica con farmaci che hanno lo scopo di arrestare la crescita tumorale. Più raramente si deve ricorrere a terapie quali la chemioterapia convenzionale o la radioterapia. 

In casi selezionati, per esempio nei pazienti con controindicazioni maggiori alla chirurgia e con tumori singoli di piccole dimensioni, l’équipe multidisciplinare può considerare la possibilità di mantenere il paziente in un protocollo di sorveglianza attiva o di indirizzarlo al trattamento con metodiche mini-invasive (es: termoablazione).

Screening

Non è consigliato un programma di screening per tumore tiroideo nella popolazione generale. Può essere utile eseguire un’ecografia tiroidea in casi selezionati, in particolare in presenza di fattori di rischio.

Associazioni Pazienti

Salute allo Specchio è una Onlus nata nel 2013 da un’idea di specialisti dell’Ospedale San Raffaele.  Si tratta di un progetto dedicato alle pazienti oncologiche che ha l’obiettivo di conciliare eccellenza medica e qualità della cura per favorire il recupero del benessere fisico e psicologico della persona, ritrovando energia, fiducia in se stesse e autostima.