Gruppo San Donato: i numeri dell’impegno contro il coronavirus

PUBBLICATO IL 14 MARZO 2020

GSD ha in carico 1.023 pazienti in Lombardia e dall’inizio è in prima linea contro Covid-19. Ecco i numeri relativi alle sue attività.

Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria da coronavirus, il Gruppo San Donato ha dimostrato piena collaborazione con il sistema sanitario regionale per affrontare questo grave problema. 

Dall’invio di una task force di 20 medici intensivisti nella prima zona rossa  all’identificazione di posti letto presso l’IRCSS Ospedale San Raffaele, fino all’allestimento in 24 ore di una terapia intensiva dedicata presso l’IRCSS Policlinico San Donato

La lotta al Coronavirus è una missione che richiede un grandissimo sforzo in termini di personale medico-sanitario e di logistica. Un impegno di incalcolabile importanza, ma quantificabile nei numeri. 

Ecco quelli degli ospedali GSD. 

La collaborazione con il sistema sanitario regionale

Dal 21 febbraio, giorno in cui è iniziata l’emergenza lombarda, il Gruppo San Donato per primo ha messo i propri ospedali a completa disposizione del sistema sanitario regionale. 

La collaborazione è partita con l’identificazione di posti letto di degenza e terapia intensiva dedicati ai pazienti Covid-19 presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele. 

Inoltre, una task force di 20 medici intensivisti di GSD è intervenuta nella zona rossa e in alcuni ospedali pubblici ad essa limitrofi a supporto 24/24h dei colleghi delle terapie intensive.

I numeri dell’attività degli ospedali GSD

L’attività clinica in elezione all’interno dei nostri ospedali, in accordo con Regione Lombardia, è stata dapprima ridotta e poi totalmente sospesa per fornire spazi e personale all’emergenza. 

Ecco i numeri dell’impegno del gruppo ospedaliero:

  • 1.125 posti letto (di cui 102 in terapia intensiva e 131 in reparto di degenza ordinaria dotati di C-pap)
  • 1.023 pazienti ricoverati (di cui 94 in terapia intensiva).

L’impegno dell’Ospedale San Raffaele

L’IRCCS Ospedale San Raffaele ha reso disponibili per l’emergenza Covid-19:

  • 24 letti in terapia intensiva 
  • 150 posti letto con assistenza respiratoria non invasiva
  • ulteriori 14 posti letto in una rianimazione che sarà aperta entro 15 giorni.

Tutta l’area internistica del pronto soccorso è inoltre dedicata ai pazienti che necessitano di ossigenoterapia e osservazione.

 A questo si aggiunge il ruolo di hub regionale per le patologie cardiovascolari, conferito da Regione Lombardia.

L’ équipe di anestesisti-rianimatori del San Raffaele continua ad essere un centro di riferimento per i casi di insufficienza respiratoria più grave: medici e infermieri si sono occupati anche ieri di trasportare un paziente grave dall’Ospedale di Cremona, attualmente sottoposto a terapia con ECMO.

I Policlinici San Marco e San Pietro per la provincia di Bergamo

La situazione grave nella provincia di Bergamo, vede impegnati i policlinici di Zingonia e Ponte San Pietro, che hanno accolto circa 300 pazienti. 

Nelle prossime 72 ore, per concludere, GSD preparerà e metterà a disposizione: 

  • ulteriori 110 posti di degenza ordinaria; 
  • 10 posti in terapia intensiva per prepararsi ad un eventuale picco di pazienti dell’area milanese.

(*Dati aggiornati al 16 marzo 2020)

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